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Siccità, i Verdi: "Le amministrazioni devono promuovere il riciclo e riuso dell'acqua"

"E’ necessario che le amministrazioni nell’immediato adottino misure straordinarie per il contenimento dei consumi idrici", evidenziano i Verdi

Contro la siccità i Verdi chiedono alle amministrazioni comunali locali "di fare qualcosa per l’immediato e impostare modalità nuove per il futuro, con una visione più ampia di quella che ha guidato la politica della gestione delle risorse idriche finora, senza essere attenti solo agli aspetti commerciali della questione che generano magari utili ma non benefici per il futuro". La torrida estate, esordiscono dal partito del sole sorridente, ha portato in evidenzia "i problemi che derivano dai cambiamenti climatici nella quale migliaia di ettari di boschi vanno a fuoco. Nella nostra Provincia sembra non vi siano ragioni di allarme dovute alla carenza di acqua. Nulla pare smuovere le politiche locali sulla gestione delle risorse idriche nonostante la situazione di crisi appaia in tutta la sua evidenza". I Verdi evidenziano "morie di pesci nei fiumi dai letti quasi secchi, piante che avvizziscono nei campi e tante altre manifestazioni di una situazione che si profila come densa di incognite sul futuro avrebbero dovuto indurre i nostri sindaci ad adottare misure per il contenimento dell’uso dell’acqua mediante ordinanze dedicate".

"In tutta la Regione ormai si è deciso di limitare l’uso dell’acqua ai solo fini domestici e potabili e igienico sanitari, vietando l’annaffiamento dei giardini, il lavaggio delle auto e simili - proseguono -. Non si capisce cosa si stia aspettando qui da noi. Ci sembrano del tutto fuori luogo, in un quadro complessivo come quello che abbiamo tutti sotto gli occhi , le dichiarazioni secondo le quali da noi non c’è problema per l’acqua potabile. La gran parte dell’acqua distribuita dall’acquedotto di Romagna a luglio proviene dal Po attraverso il Canale Emiliano Romagna, a Ravenna potabilizzano l’acqua del Lamone, e questi fiumi sono in crisi, come è noto. Inoltre la quantità di acqua stoccata nell’invaso di Ridracoli, poco più di 19 milioni di metri cubi, se continuerà a non piovere, potrà garantire una autonomia di 2 mesi o poco. Tutto ciò dovrebbe indurre alla adozione di rigorose misure restrittive.

"E’ necessario che le amministrazioni nell’immediato adottino misure straordinarie per il contenimento dei consumi idrici e nello stesso tempo occorre, come avviene ad esempio in Israele dove hanno raggiunto l’incredibile risultato dell’87% di acqua riusata, che vengano messi in atto tutti le strategie e le tecniche per un più efficiente uso di una risorsa limitata e preziosissima, promuovendo il suo massimo riciclo e riuso - continuano i Verdi -. Occorre che vengano ridotte le perdite della rete (solo per fare un esempio, in via Cellaimo vecchia a Bertinoro in un mese solo ci sono state almeno 10 rotture di un grosso tubo che collega una stazione di pompaggio in un tratto non più lungo di 200 metri). Occorre abbandonare la convinzione che l’acquedotto di Romagna ci preservi per sempre dai rischi, occorre informare e insegnare il dovere di consumare meno acqua possibile, occorre promuovere interventi per reti duali nelle abitazioni e per la realizzazione di cisterne nelle case, ocorre essere consapevoli che l’acqua anche in Romagna c’è se piove".

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