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Giovedì, 25 Aprile 2024
Enti locali

Enti locali, Centrodestra per Forlì: "No all'aumento di indennità di sindaco e assessori"

Così Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì, insieme ai consiglieri comunali Marinella Portolani e Francesco Lasaponara

"Riteniamo incompatibili con il contesto attuale di crisi economica e sanitaria e di mercati nel caos a causa di una guerra in corso in Ucraina con gravi ripercussioni in Europa, l'aumento delle indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale che l’amministrazione  prevede di assimilare in seno ad una riunione di giunta". Così Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì, insieme ai consiglieri comunali Marinella Portolani e Francesco Lasaponara.

Il riferimento è alla norma – proposta dal governo Draghi e approvata con la Legge di Bilancio da gran parte del parlamento – che prevede l'aumento degli stipendi degli amministratori pubblici, con una nuova regola che cambierà i limiti ai compensi agganciandoli a quelli dei presidenti di Regione, ovvero 13.800 euro lordi al mese come massimo e in decrescita in base alla dimensione demografica dei comuni. Per le città che contano più di 100mila abitanti e sono capoluogo di provincia, come Forlì, si arriva all’80% dell’indennità prevista per il governatore, pari a 11.040 euro lordi mensili.

"A nostro parere si tratta di incrementi sproporzionati e fuori dalla realtà, improponibili in questa particolare contingenza storica e incoerenti con il mandato conferitoci dai cittadini, che chiedono agli eletti di ricopre incarichi istituzionali come un esempio etico/sociale e non come un privilegio - affermano da Centrodestra per Forlì -. Sennò confermiamo la vulgata che vuole assegnare a politici e amministratori l'appartenenza ad una casta, lontana dai bisogni delle gente. Si tornerà a dire che “i politici si sono aumentati lo stipendio” mentre a cittadini e imprese chiedono di stringere la cinghia. Questo non è giusto".

La norma rimettere all’autonomia degli enti, con i conti di bilancio in ordine, il compito di adottare con effetto immediato o diluire nel tempo la misura concreta di questi aumenti di indennità. "E molti sindaci in tutta Italia hanno già dichiarato di non voler deliberare da subito questi incrementi, ritenendo fondamentale - considerato anche il periodo attuale, l’emergenza sanitaria, la crisi economica e i problemi determinati dalla guerra in corso in Ucraina - utilizzare quelle risorse inserite a bilancio per offrire servizi adeguati e aiuti a cittadini e imprese, potenziando reti e infrastrutture nel territorio", ricorda Minutillo.

"Va riconosciuto che i compiti dei sindaci e degli amministratori, assai onerosi e gravati da grandi responsabilità, non vanno di pari passo con il loro livello retributivo. Ma non è questo il momento di varare riforme parziali e sproporzionate - proseguono da Centrodestra per Forlì -. Visto che proprio in tema di enti locali rimane l'incompiuta per funzioni, indennità e rappresentanza democratica dell'altra faccia dei Comuni, ovvero: le Province. Enti che il governo si dimentica di trattare e inserire all'ordine del giorno delle riforme istituzionali. Un caso? Siamo certi e sicuri che Zattini da buon amministratore di centrodestra terrà conto di questo grave momento di difficoltà e preoccupazione per tutti i cittadini".

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