rotate-mobile
Politica

Delegazione democratica da Forlì a Bruxelles per la EUdem School

Dal territorio forlivese e cesena hanno partecipato Barbara Bovelacci, Flavia Cattani, Marco Celli, Roberto Gori, Maria Laura Moretti, Francesca Rossi, Matteo Valtancoli e Lamberto Zanetti.

Sabato e domenica si è svolta a Bruxelles la EUdem School, un percorso di europeizzazione e formazione del Partito Democratico, a cui hanno aderito 100 persone dai circoli territoriali del Pd di tutta Italia, di cui 8 dalla sola provincia di Forlì-Cesena. Dal territorio forlivese e cesena hanno partecipato Barbara Bovelacci, Flavia Cattani, Marco Celli, Roberto Gori, Maria Laura Moretti, Francesca Rossi, Matteo Valtancoli e Lamberto Zanetti.

La EUdem School, spiegano i democratici, "ha l'obiettivo di creare e rafforzare una community europea del Pd, capace di garantire la circolarità delle idee e un nuovo modo di fare formazione e informazione sull'Europa e sulla politica europea. Recessione, arretramento del processo di integrazione europea, disoccupazione, emergenza umanitaria e immigrazione mettono a dura prova la vocazione internazionale dei movimenti progressisti e dei partiti socialisti, la cui crisi va di pari passo con l'inasprimento delle relazioni intraeuropee e il conseguente stallo delle istituzioni e dei processi decisionali dell'Unione".

"Siamo di fronte ad una crisi strutturale, senza precedenti per dimensione e durata, la cui soluzione non deve essere un gioco a somma zero, con il contrapporsi degli Stati membri e il ritorno a politiche nazionaliste, antieuropeismo, populismo, razzismo - viene evidenziato dal Forum Europa del Pd forlivese -. L'Unione Europea deve andare oltre gli strumenti e gli approcci di politica conosciuti fino ad oggi e il funzionamento delle istituzioni comunitarie deve essere coerente con le decisioni politiche prioritarie dei Governi nazionali democraticamente eletti.Per questo motivo, il ritorno alla politica nelle istituzioni europee significa garantire il rispetto della fiducia che gli elettori hanno democraticamente riposto nei propri rappresentanti all'interno del Parlamento Europeo".

"La soluzione non è la chiusura, non è il rifiuto dell'Euro, è invece proprio la ripartenza del processo di integrazione politica e istituzionale che veda, parallelamente, un ripensamento dei partiti che si proiettano nello spazio politico europeo - aggiungono -. L'Unione Europea non può abdicare al suo compito di garantire il rispetto dei diritti e delle libertà dei suoi milioni di cittadini, così come non può rinunciare a ricoprire il ruolo che le compete sul piano globale di assicurare la tutela del benessere sociale e culturale di individui e imprese. Il cambiamento è dunque politico e solo i partiti socialisti europei - come il Partito Democratico - nelle sedi democratiche europee possono e devono orientare e guidare questo processo di innovazione e crescita in ottica europea. Saper governare i problemi locali immaginando soluzioni europee è la sfida odierna della politica".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Delegazione democratica da Forlì a Bruxelles per la EUdem School

ForlìToday è in caricamento