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Festa della Lega, amministratori sulla graticola: aeroporto, centro storico e Ausl unica nel mirino

Sabato sera Festa della Lega Nord all’insegna delle sfide e dei problemi del comprensorio forlivese – cesenate. Apre le danze il capogruppo in Provincia, Gian Luca Zanoni, che tocca il tasto dolente dell’aeroporto Luigi Ridolfi

Sabato sera Festa della Lega Nord all’insegna delle sfide e dei problemi del comprensorio forlivese – cesenate. Apre le danze il capogruppo in Provincia, Gian Luca Zanoni, che tocca il tasto dolente dell’aeroporto Luigi Ridolfi e battezza lo scalo merci di villa selva “una cattedrale nel deserto: 33 milioni di euro spesi e un pugno di mosche in mano, un’opera oggi inutilizzabile e sorpassata”. Un accenno anche alla via Emilia bis che da 30 anni staziona nel cassetto delle grandi opere infrastrutturali emiliano – romagnole ma che “senza l’aiuto del privato non vedrà mai la luce.
 

RIDOLFI - “Siamo orfani di una classe dirigente in grado di battere i pugni sulle scrivanie bolognesi e farsi valere. Manca forza politica contrattuale. Il Sindaco Balzani si è rimesso alla volontà di Errani ipotecando un’eccellenza infrastrutturale del nostro territorio. Un’agonia lenta che ha investito migliaia di lavoratori - personale di volo, esercenti, autotrasportatori e personale di vigilanza - un indotto occupazionale immolato ai capricci del presidente Vasco Errani”, dice Zanoni.  “Forlì era di intralcio alle logiche di potere di Bologna, dava fastidio al Marconi. – non fa giri di parole la capogruppo cesenate Antonella Celletti, che punta il dito sulle responsabilità di viale Aldo Moro - il Pd bolognese ha messo nero su bianco la morte dello scalo aeroportuale forlivese. Un “monopoli” di poltrone e interessi di partito". “Lavoro e formazione professionale depauperati e declassati a passatempo, questo il destino delle scuole di volo forlivesi costrette negli ultimi mesi a “delocalizzare studenti, insegnanti ed esercitazioni di volo nel ravennate, perché orfane dell’aeroporto cittadini”. Chiude l’argomento Ridolfi la capogruppo Paola Casara  

CENTRO STORICO - “Maggiore sicurezza, attrattività e smorzamento della leva fiscale – questa la ricetta per rilanciare il centro storico forlivese afflitto da decenni di politiche abitative sbagliate. Il risultato? Interi quartieri colonizzati da extra comunitari”, affrema Casara. “Il nostro centro storico? un dormitorio – aggiunge il segretario cittadino Daniele Mezzacapo - Mancano iniziative e momenti di aggregazione, la Giunta Balzani ce la sta mettendo tutta per mettere una pietra tombale al cuore della nostra città. Calo delle presenze universitarie, negozi sfitti e parcheggi da portafogli milionari ne accelerano la morte”.

SICUREZZA e IUS SOLI - “La cittadinanza va conquistata non regalata. Deve essere il traguardo di un percorso di integrazione e assimilazione culturale – dichiara la Celletti che poi riporta alcuni dati sui flussi di immigrazione in E-R (fonte: Regione Emilia Romagna) - 385 mila gli immigrati regolari disoccupati nel 2012 ai quali se ne aggiungono altri 255 mila sbarcati in regione. Una vera e propria corsa all’accaparramento del welfare. Per non parlare poi di quelli non censiti poiché irregolari e quindi a spasso per i nostri Comuni . C’è da chiedersi cosa facciano oltre ad aggiudicarsi assegni familiari, case popolari, esenzioni sanitarie e libri scolastici gratuiti. La risposta va ricercata nelle nostre carceri,  sempre la capogruppo cesenate riporta altre cifre allarmanti, con un capienza regolamentare di 2.464 posti per altrettanti detenuti e circa 1.000 unità in sovrannumero, 1.776 sono stranieri. Se ognuno di questi detenuti scontasse la propria pena nel paese d’origine si risolverebbe l’annoso problema del sovraffollamento carcerario italiano evitando al contempo l’edificazione di nuovi istituiti penitenziari.”

CARCERI E TRIBUNALI - " A Cesena venerdì scorso si è celebrato il funerale della giustizia. Con un colpo di spugna si è cancellata una tradizione giuridica centenaria – chiosa il consigliere leghista Diego Franchini – il riordino territoriale dei palazzi di giustizia ha sacrificato il distaccamento di Cesena: pratiche, fascicoli e personale tutto impacchettato a spedito a Forlì con un ulteriore ingolfamento della macchina burocratica giudiziaria”.
AUSL UNICA - “Di questa Auslona si conosce solo la data inaugurale: 1 gennaio 2014 , se ne ignorano benefici per gli utenti e risparmi effettivi – esordisce Zanoni – si è disegnato il contenitore ancor prima di definirne il contenuto. E’ un paradosso che rischia di ripercuotersi sui cittadini, un esperimento da laboratorio – aggiunge il consigliere forlivese Massimiliano Pompignoli al quale replica la Casara – si è parlato solo degli assetti istituzionali ma rimangono zone ombra sui reparti, gli ospedali, la ricollocazione di medici e personale infermieristico. Insomma ci accingiamo ad un vero e proprio salto nel buio.” E ancora la capogruppo Celletti: “queste le uniche certezze sull’Ausl unica romagnola: 1 milione e 100 mila utenti, 2 miliardi di euro di bilancio complessivo. A gestire questo super salvadanaio un mega dirigente alla fantozziana il cui potere sorpasserà di gran lunga quello del governatore Vasco Errani.”
 

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