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Festa delle Famiglie

Festa delle Famiglie, la Lega: "Ci dissociamo dal patrocinio. E' questione etica e morale"

"Crediamo che sia stata una forzatura politica chiedere il patrocinio del Comune di Forlì, come non condividiamo la sofferta decisione dell’amministrazione di concederlo", viene rimarcato

La Festa delle Famiglie di domenica pomeriggio al Parco Urbano, patrocinata anche dall'assessorato alla Cultura del Comune di Forlì, crea frizioni all'interno della maggioranza. E anche l'assessore alle Pari Opportunità, Andrea Cintorino, il vicesindaco Daniele Mezzacapo, e il Gruppo della Lega in Consiglio comunale prendono le distanze dalla decisione definita "sofferta" presa dall'assessore Valerio Melandri. Argomentano dal Carroccio: "Fra i nostri punti fermi c’è la famiglia naturale come unica unità stabile e fondamentale della società - esoridiscono -. Crediamo fermamente che la famiglia naturale sia il cuore e il centro di quella rete sociale che è tuttora alla base della nostra storia, della nostra tradizione e della nostra identità e che consideriamo sia indispensabile per una società in grado di reggere crisi e difficoltà. Piena libertà, dunque, alle famiglie omosessuali di organizzare una festa, crediamo tuttavia che sia stata una forzatura politica chiedere il patrocinio del Comune di Forlì, come non condividiamo la sofferta decisione dell’amministrazione di concederlo".

"C’è una profonda e incolmabile differenza che ci separa dalla sinistra e da quell’area ambigua che cerca di barcamenarsi tra due visioni antitetiche della società - aggiungono -. Noi crediamo siano prioritarie la tutela della famiglia naturale, la difesa della vita e la funzione educativa della famiglia tradizionale nell’interesse del bene comune e della società. Siamo anche convinti del fatto che la sinistra abbia imboccato una strada senza ritorno sposando le utopie di una società liquida, per non dire liquefatta, che persegue desideri narcisistici minoritari. Siamo e saremo sempre in prima linea per difendere e tutelare chiunque sia sottoposto a gesti di intolleranza o ostilità omofoba, ma non possiamo consentire che con il nostro beneplacito si faccia passare per una ‘festa’ il tentativo di rieducare e condizionare perfino i bambini secondo un punto di vista ideologico e unilaterale. Per questo prendiamo moralmente e eticamente le distanze dal patrocinio concesso alla Festa delle Famiglie omosessuali, oltre ad ammonire a tenere alta l’attenzione sulla propaganda gender che surrettiziamente sarà diffusa in tutte le scuole il 17 maggio in occasione della Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia Lgbt. Non possiamo far passare sotto silenzio che bambini e adolescenti possano essere traumatizzati, influenzati o, peggio, indottrinati da argomenti tanto delicati e difficili addirittura a scuola".

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