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Finanza pubblica, Briccolani: "No a questo patto di stabilità"

"La nostra amministrazione, in una ottica di contribuzione all'obiettivo di risanamento della spesa pubblica e della riduzione dell'indebitamento complessivo, è riuscita a ridurre del 15% il debito complessivo"

"La nostra amministrazione, in una ottica di contribuzione all'obiettivo di risanamento della spesa pubblica  e della riduzione dell'indebitamento complessivo, è  riuscita a ridurre del 15% il debito complessivo a medio – lungo termine dell'Ente, passando da 145 milioni di Euro di debito a 124 milioni; di qui una riduzione consequenziale degli oneri finanziari". Lo ha detto Emanuela Briccolani, assessore al bilancio del Comune di Forlì in merito al patto di stabilità.

"Un  contributo importante in una ottica di sistema pubblico, dal quale nessuno può e deve sentirsi escluso, tantomeno in un momento di grande difficoltà  come quello che stiamo attraversando, dove ogni componente deve fare la propria parte. La ricerca dei colpevole non ci aiuta a trovare le soluzioni al problema, ma è importante avere la consapevolezza che solo attori responsabili possono supportare il raggiungimento dell'obiettivo e vogliamo ritenerci tali in questo processo. Un obiettivo che non significa necessariamente, come molti credono,  rapida ripresa economica e  risanamento di finanza pubblica, ma molto più semplicemente operare per non giungere ad una condizione economica finanziaria o uno stato di default quale quello della Grecia. Mi sembra illusorio parlare di crescita nel bel mezzo di una crisi, della quale è difficile stimare tempi per l'uscita. Il nostro obiettivo deve essere quello di non scendere al di sotto della condizione in cui ci troviamo, ma di stabilizzarla per recuperare la salita".
 
"Il prezzo da pagare per rientrare in questo binario è però molto elevato; il patto di stabilità da cui consegue la drastica riduzione degli investimenti e la contrazione dei pagamenti, con  allungamento dei tempi, è il nodo cruciale della questione. Se da un lato siamo convinti che solo se ognuno fa la propria parte l'intero sistema potrà evitare il fallimento, dall'altro  è necessario che vengano rivisti i termini del patto. Dunque sì alla riduzione dell'indebitamento, che come detto è già parte degli obiettivi della nostra amministrazione, no all'impossibilità di far fronte ai pagamenti per quei Comuni, come il nostro, che hanno a disposizione nelle proprie giacenze di cassa tutte le somme per far fronte ai pagamenti per gli impegni già presi. L'ANCI chiede da più tempo esattamente questo e auspichiamo che vengano ascoltate le voci di chi non si sottrae dalle proprie responsabilità ma ha a cuore il mondo economico e le imprese" conclude Emanuela Briccolani.

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