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Forlì, bilancio comunale preventivo 2016 l'intervento di Rifondazione Comunista

"La relazione della Corte dei Conti ha individuato numerose irregolarità dei bilanci dal 2009 al 2013 e mancano ancora da analizzare quelli degli anni successivi."

Le considerazioni emerse sono piuttosto preoccupanti per il comune forlivese che fino a pochi mesi fa stava ancora cercando di capire come fronteggiare 1.400.000 euro di debiti fuori bilancio. Le lacune emerse riguardano aree molto sensibili: il fittizio rispetto del Patto di Stabilità attraverso il ritardato pagamento delle obbligazioni, l’inadeguata rappresentazione degli organi partecipati e il mancato monitoraggio degli strumenti finanziari derivati (solo per citarne alcuni). Devono ancora essere apportati gli interventi correttivi, ma il prossimo 28 febbraio si discuterà già del bilancio preventivo 2016. Cosa ha da dire l’assessore al Bilancio, Emanuela Briccolani, che di queste irregolarità è la responsabile?

Da un punto di vista sostanziale il bilancio presenta preventivi di spesa decisamente ridotti rispetto all’anno precedente, in base a presunti residui in eccesso dell’anno scorso. Anche in base a quanto relazionato dalla Corte dei Conti, ci possiamo fidare? Ad esempio, per i Servizi ausiliari all’istruzione si annota un residuo di  più di 6 milioni. Di certo, sono sempre i cittadini a pagare e tra questi i servizi essenziali a scapito di quelli commerciali: il servizio delle mense scolastiche è coperto al 91,75% dalle rette dei genitori mentre un servizi che dovrebbe essere produttivo come mercati e fiere è coperto per più della metà dal Comune. Perché lasciare indietro in modo così lampante una necessità per le famiglie?

I debiti fuori bilancio, ripianati ma non evaporati, ricadranno sui fondi di riserva del Comune sottraendo risorse per le politiche sociali.  Sulla responsabilità di questi debiti, a nostro avviso manca ancora un tassello: l’assessore al Bilancio, nonché revisore di professione, alla luce della relazione della Corte dei Conti, ne era veramente all’oscuro? O sono stati, piuttosto, degli espedienti contabili per far tornare i conti? Pensando più ad un tornaconto politico immediato invece che alla solidità del bilancio nel medio periodo? Ma l’assessore non doveva essere un tecnico al di sopra delle parti? 

Inoltre, si prevedono quasi 1milione e mezzo in più di entrate provenienti da contravvenzioni stradali. Il nostro Comune, invece di educare i cittadini a dei comportamenti corretti, spera di aumentare le multe con nuovi autovelox, nuove aree di parcheggio a pagamento, inasprimento delle sanzioni? Di certo, il Vicesindaco ha cominciato a dare l’esempio. Sicuramente non ci saranno maggiori controlli per la sicurezza dei cittadini dal momento che anche la Polizia locale subisce un taglio (seppur minimo se confrontato ad altri servizi sociali) di più di 200.000€.

Se teniamo conto delle gravi irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti, gli aumenti delle addizionali IRPEF sulle fasce di reddito più basse, finite in buona parte nelle tasche degli avvocati con la copertura dei debiti fuori bilancio, il continuo taglio dei servizi e l’aumento delle tasse (seppure sotto forma di multe) l’assessore al Bilancio dovrebbe prendere atto che la sua azione amministrativa si oppone a qualsiasi interesse sociale. Tant’è che sono stati alcuni Consiglieri della sua stessa maggioranza, sempre più risicata e precaria, a chiederle chiarezza e un passo indietro. 
L’assessore riconosca gli errori, si assuma le proprie responsabilità e, al termine dell’approvazione di un bilancio oggettivamente traballante, rassegni le proprie dimissioni. 

Chiara Mancini
Partito della Rifondazione Comunista

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