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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Forlì Citta Aperta: "Basta pellegrinaggi di nostalgici a Predappio e stop al commercio volto all'apologia"

" Predappio non è una meta ‘storica’, in quanto se si vuole studiare la storia del fascismo si va a Roma; Predappio è una meta mitica, solo per chi mitizza la figura del Duce"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il 28 ottobre parteciperemo convintamente alla manifestazione indetta dall'Anpi a Predappio in ricordo della liberazione di quel paese alla fine della seconda guerra mondiale. La scelta della data non fu casuale: furono gli  stessi liberatori che vollero che il “paese del Duce” fosse libero dai fascisti esattamente 22 anni dopo la marcia su Roma che decretò l'inizio della dittatura.Da troppi anni, purtroppo, le forze democratiche del nostro paese si sono dimostrate deboli nel rivendicare una storia che deriva direttamente dalla resistenza partigiana, e che è iscritta nella costituzione e posta a fondamento della nostra Repubblica. Al contrario, non sono mancati un questi anni ammiccamenti a un certo revisionismo storico di cui si stanno iniziando a raccogliere i frutti amari.

Poco si è fatto e a pochi si è lasciato il compito importante di far capire il sacrificio di tanti giovani  che imbracciarono le armi per liberarsi dalla dittatura, e per cercare di costruire un paese migliore. Vogliamo rimarcare l'urgenza di riappropriarci di questa eredità e di rimetterla al posto che merita nella storia di questo paese; ora più che mai dato che il fenomeno nazifascista non è morto, e che anzi numerose forze politiche, sociali e pseudo-culturali sono al lavoro per proporre delle contro-narrazioni della storia tese a dare nuova legittimazione a questi regimi.

Riteniamo quindi nostra responsabilità, assumendocene tutti gli oneri,  continuare a vigilare e a denunciare  ogni manifestazione che tenda a rivalutare il regime fascista sottoponendolo ad una revisione  falsandone la verità storica, ma in questo pretendiamo di non essere soli. Esigiamo che si prendano seri e immediati provvedimenti per limitare le operazioni pseudo-culturali e pseudo-storiche nostalgiche, che negli ultimi anni stanno proliferando in maniera incontrollata. Pretendiamo una volta per tutte che Predappio smetta di svolgere la funzione di meta di pellegrinaggio di nostalgici e neofascisti, e che si impedisca il commercio volto all’apologia. Predappio non è una meta ‘storica’, in quanto se si vuole studiare la storia del fascismo si va a Roma; Predappio è una meta mitica, solo per chi mitizza la figura del Duce. E questo in un paese civile e antifascista non può essere accettato. Vi invitiamo quindi il 28 ottobre ad essere con noi, con l’Anpi e con le altre realtà aderenti, per liberare ancora una volta Predappio dal fascismo. Antifasciste/i ieri, oggi, sempre!

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