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Elezioni, primarie Pd. Giovani e futuro, Alessandrini fissa alcuni punti strategici per lo sviluppo di Forlì

"Crescita e lavoro - afferma il candidato sindaco per Forlì Tiziano Alessandrini, possono essere raggiunti se il sistema territoriale è attrattivo per le imprese e per le persone"

Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Sono le linee d'indirizzo per la prossima programmazione 2014-2020. "Crescita e lavoro - afferma il candidato sindaco per Forlì Tiziano Alessandrini, possono essere raggiunti se il sistema territoriale è attrattivo per le imprese e per le persone; se è in grado di mobilitare risorse imprenditoriali e private e se riesce a catalizzare risorse finanziarie a sostegno delle politiche di sviluppo".
 
Secondo l'esponente del Pd, per combattere la crisi e promuovere lo sviluppo delle imprese occorre punta sull'innovazione, "percorsa attraverso il trasferimento tecnologico e la ricerca applicata. Il perdurare della recessione economica, andata accentuandosi nell'ultimo semestre sul territorio forlivese, allontana però gli imprenditori da questo principio, ritenuto quasi superfluo in un momento in cui gli sforzi si concentrano sui tagli ai costi e sul mantenimento dell'esistente".

"Se da un lato il contenimento delle spese risulta inevitabile in un'epoca di depressione economica, dall'altro appare chiaro come l'accantonare ogni attività di sviluppo e ricerca, ogni sforzo per immaginare prodotti innovativi, metta le Piccole e Medie Imprese in una situazione di difficile sopravvivenza per gli anni a venire. In questa fase di transizione economica e sociale - prosegue Alessandrini - è perciò indispensabile trasmettere un'idea di futuro imperniato su prodotti e servizi nuovi rispetto al passato, adeguati al nuovo sistema economico e sociale oggi alle porte".

Secondo Alessandrini "si possono creare fin da subito luoghi di 'contaminazione della conoscenza' tra giovani e studenti di discipline diverse, che promuovono la cultura dell’imprenditorialità, dell’innovazione e del fare, così come l’interdisciplinarietà e nuovi modelli di apprendimento. Luoghi che siano finalizzati a proporre ai giovani e agli studenti la cultura del fare, in un ambiente stimolante per lo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale. Si possono aprire FabLab (Fabrication Laboratory), ovvero spazi aperti e condivisi in centro città, dove poter condividere spazi fisici, know-how, relazioni, canali commerciali, competenze tecniche ed attrezzature. Un luogo in cui creare conoscenza e lavoro, una moderna Fabbrica Digitale a disposizione di tutti".

"Azioni del genere - prosegue - si collegano anche al più ampio concetto di Smart City, per migliorare la vita comune e ridurre gli sprechi negli ambiti più disparati, dal settore energetico a quello della gestione dei rifiuti. L’aspetto 'smart' di una città non deve essere collegato solo alla presenza di infrastrutture di informazione e comunicazione, ma anche e soprattutto al ruolo del capitale umano, sociale e relazionale, e al riconoscimento del settore ambientale ed energetico come fattore importante di crescita urbana".

"Partiamo da quello che c'è, puntando sulla conoscenza e sulla ricerca, sui settori più vitali e creativi, dall’innovazione tecnologica all’economia digitale, dal risparmio energetico alle fonti rinnovabili - conclude l'esponente democratico -. Una nuova economia che può essere oggi vista come una straordinaria occasione per rendere non solo le nostre società più giuste, ma anche più avanzati e competitivi i nostri sistemi produttivi".

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