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Forlì per le 5 Stelle: "No ai rifiuti da tutta Italia all'inceneritore"

Venerdì alle ore 21, Hotel della Città, C.so della Repubblica 117 si terrà una tavola Rotonda “Amianto a Forlì: rischi per la salute e obblighi di legge, cosa fa il Comune?”, mentre mercoledì 11 dicembre ore 21, sala della circoscrizione Foro Boario Assemblea pubblica Forlì per le 5 Stelle

“In questi ultimi giorni, proprio mentre erano in corso anche nel nostro comune le iniziative della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, giunge una notizia che lascia tutti sgomenti perché denuncia una posizione di governo e giunta regionale quanto meno contraddittoria sulla questione. Un disegno di legge collegato alla legge di stabilità prevede infatti la creazione di una "rete nazionale integrata di impianti di incenerimento” che comporterebbe la migrazione dei rifiuti da zone dove questi non riescono ad essere smaltiti verso le zone dove gli inceneritori ci sono e lavorano al di sotto della loro capacità funzionale massima”, lo annuncia una nota di Forlì per le 5 Stelle, che si riferisce ad una notizia ormai già nota da oltre due settimane.

Spiegano il pericolo dall’associazione grillina, già da molti indicato nell’immediatezza della notizia: “Forlì col suo inceneritore nuovo fiammante si candida ad essere un attrattiva per i rifiuti italiani, ringraziamo gli amministratori locali per questo dono fatto alla città di Forlì, e ci sembra legittimo chiedersi come mai coloro  che da un lato (giustamente) parlano da anni di raccolta differenziata porta a porta e conseguente diminuzione della quota destinata all'incenerimento, dall’altra hanno investito nella costruzione di un inceneritore di ultima generazione, e ci chiediamo con quale prospettiva è stato fatto questo investimento sul territorio comunale? Ad oggi, col risultato raggiunto dalla raccolta differenziata, quanto brucia l'inceneritore? sempre 120.000 tonnellate? Se tale quota non è diminuita allora quale premio ha ricevuto la cittadinanza per l'impegno nella differenziazione?”, si domanda.

E ancora, senza citare esplicitamente la posizione già resa nota da Confindustria il 25 novembre e ampiamente contestata anche dal Comune: “A livello locale, dietro alla posizione di chi preme perché anche il nostro inceneritore venga incluso tra quelli disponibili ad accogliere le eccedenze di rifiuti prodotti da altre regioni meno virtuose (adducendo motivazioni economiche basate su presupposti quanto meno fallaci), si celano a nostro parere interessi che non vanno nella  direzione della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini forlivesi, né tanto meno verso quella impressa dalle normative europee”. “La prospettiva che Forlì possa diventare il "posacenere" per i rifiuti altrui è estremamente frustrante per chi crede che i comportamenti virtuosi vadano premiati. Come cittadini chiediamo dunque a  Governo, Regione e Comune che si prenda una posizione chiara sulla questione, considerando come aspetti prioritari per la collettività l'attenzione all'ambiente e alla salute, e l'incentivazione anche economica (con sgravi sulle imposte da un lato e creazione del tanto discusso "Distretto del riciclo" dall'altro) della raccolta differenziata. Riteniamo quindi che le città virtuose, e che producono meno rifiuti, siano da premiare con sgravi sulle imposte e con la chiusura dei camini!”, conclude la nota dell’associazione ‘Forlì per le 5 Stelle’, senza citare la già netta presa di posizione di diversi sindaci su un documento di netto rifiuto firmato dal sindaco di Forlì Balzani e da quello di Parma Pizzarotti del M5S.

Venerdì alle ore 21, Hotel della Città, C.so della Repubblica 117 si terrà una tavola Rotonda “Amianto a Forlì: rischi per la salute e obblighi di legge, cosa fa il Comune?”, mentre mercoledì 11 dicembre ore 21, sala della circoscrizione Foro Boario Assemblea pubblica Forlì per le 5 Stelle.

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