Elezioni, la macchina comunale per Calderoni: "Giovani ricercatori nello staff della giunta"
"Propongo l'istituzione di un apposito sportello per l’associazionismo e il volontariato dei più vari ambiti, con il compito di fornire da supporto"
Una rivoluzione negli uffici di staff a supporto della giunta comunale: è quanto promette il candidato sindaco del centro-sinistra Giorgio Calderoni, in caso di vittoria. L'intenzione di Calderoni – spiega anticipando il suo programma – è quello di unificare in una sola persona le figure di segretario comunale e direttore generale. Inoltre, coi risparmi derivanti dalla riorganizzazione Calderoni intende creare un “ufficio di staff programmatico-strategico per la complessiva attività di giunta, composto da pochi giovani ricercatori”. In tale riorganizzazione saranno abolite le segreteria specifiche degli assessori, come è stato fino ad ora, realizzando “anziché tante segreterie singole, un unico organismo collegiale che svolga tali funzioni di segreteria pressoché intercambiabilmente al servizio dei componenti l’organo collegiale esecutivo del Comune”.
Calderoni lo spiega commentando la seduta del consiglio comunale di martedì in cui è stato deliberata una convenzione tra il Comune di Forlì, il Comune di Cattolica e il Comune di Predappio per l'esercizio in forma associata delle funzioni di segretario comunale, una convenzione fino alla fine del 2021. La delibera prevede l'ipotesi di recesso anticipato prevista per i due Comuni di Forlì e Predappio entro il centoventesimo giorno dall’elezione del prossimo sindaco. Una scelta che però non trova d'accordo Calderoni, tanto che anticipa che si avvarrà del recesso anticipato in caso di elezione a sindaco.
Il tassello, infatti, fa parte di una riorganizzazione della macchina comunale che l'ex magistrato ritiene centrale: “Intendo realizzare un nuovo assetto delle funzioni apicali dell’ente, mediante la riunificazione delle funzioni di Segretario Generale e Direttore generale in una sola figura e persona fisica. Questa precisa scelta di carattere programmatico-gestionale che, qualora eletto, ho in animo di fare rende ancor più evidente la mia personale perplessità rispetto ai provvedimenti assunti dal Consiglio comunale”. Calderoni intende inoltre realizzare un “un vero e proprio Ufficio Studi del Comune, composto da un giovane ricercatore, che dialoghi e si relazioni con gli Uffici studi esistenti sul territorio”.
Non solo: Calderoni traccia anche funzionari distaccati saltuariamente nelle sedi dei quartieri, per avvicinare il Comune al territorio: “Ci sarà una doppia direzione di marcia per quanto riguarda i rapporti del Comune coi quartieri, nel senso che non solo i quartieri debbano salire lo scalone comunale per interloquire con i vari uffici, ma sia creato e funzioni un apposito ufficio i cui funzionari quotidianamente si rechino in alcune sedi dislocate sul territorio per ascoltare segnalazioni, suggerimenti e proposte dei rappresentanti di quartiere”. Ed ancora: “Proprio in quest’ottica di “Comune facilitatore” propongo l'istituzione di un apposito sportello per l’associazionismo e il volontariato dei più vari ambiti, con il compito di fornire da supporto (assicurazioni, Siae, ecc.) nello svolgimento delle loro attività”.