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"Forlì Sicura" verso l'abbandono di Drei? Forza Italia fa la corte alla lista civica

"Chi ci crede in difficoltà per l’anagrafe del Presidente Berlusconi e per le vicende politiche nazionali si sbaglia di grosso"

“Fervono i preparativi e le discussioni in casa del Partito Democratico. Drei si ricandida? C’è chi punta su Marco Di Maio? Sui blocchi di partenza la segretaria Valentina Ancarani? Noi non abbiamo dubbi, l’avevamo previsto, un PD tutto impegnato nella lotta per non perdere un potere che non avrà, perché oramai è chiaro, i forlivesi vorranno farsi governare da chi non è impegnato nella spartizione del potere e si appresta a costruire un progetto che rilanci veramente e concretamente la nostra oramai disperata città. Anche le liste civiche che quattro anni fa hanno appoggiato Drei si sono allontanate dal Sindaco e noi crediamo che vorranno appartenere ad una squadra che tenga conto delle loro idee, per giocare una partita di contenuti veri e realizzare un concreto rilancio della città”: è quanto scrive Lauro Biondi, esponente di Forza Italia a Forlì. Oltre all'attacco, prevedibile, a Drei e Pd, non manca la “corte” alle liste che appoggiano attualmente il sindaco, specialmente “Forlì Sicura” che ha sempre avuto un atteggiamento di molto critico nei confronti del sindaco, sostenendo temi tradizionalmente considerati “di destra”, come appunto la sicurezza.

Continua Biondi: “Quando si parla di contenuti lo diciamo con orgoglio, Forza Italia non è seconda a nessuno, chi ci crede in difficoltà per l’anagrafe del Presidente Berlusconi e per le vicende politiche nazionali si sbaglia di grosso. Forza Italia a Forlì giocherà una partita di spessore programmatico insieme all’obbiettivo di mantenere la massima unità delle forze del centro destra. Il nostro collante saranno le misure vere per risolvere i problemi dei cittadini forlivesi: dalle imprese al mondo del lavoro dipendente, dalle categorie economiche autonome alle associazioni che producono servizi per i cittadini meno abbienti in particolare. La riduzione dell’IRPEF, la riduzione dell’IMU sui terreni e sui fabbricati, la creazione di un momento fortemente identitario della nostra città produrranno quei motivi di interesse che possono riportare Forlì ad essere meta dei cittadini provenienti da altre realtà: sulla cultura e sulla gastronomia Forlì può tornare ad essere punto di riferimento per l’intera Romagna e non solo (ci auguriamo con la riapertura dell’aeroporto)  in rete con le altre città della nostra sub Regione. Riducendo semplicemente gli sprechi nella gestione burocratica della macchina amministrativa come nella conduzione clientelare delle aziende partecipate di servizio, insieme al recupero di finanziamenti Regionali ed Europei si possono trovare le risorse per consentirci di definire quei progetti che ci permetteranno di rilanciare speditamente la nostra città”.

“Una Forlì aperta, nei fatti, non a parole, sono tiepide le richieste degli amici commercianti ed artigiani e soprattutto sono assolutamente inattendibili le proposte di questi giorni avanzate dall’Amministrazione Drei. Sulla sosta e sul rilancio complessivo del centro storico Drei e la sua Giunta hanno avuto quattro anni per fare qualcosa, non hanno fatto nulla, non si capisce perché dovrebbero realizzarlo in quattro mesi. A Forlì non servono fasi sperimentali, sono necessarie rotture anche traumatiche col passato, il centro va rioccupato dalle attività commerciali, dai pubblici esercizi e soprattutto dai cittadini italiani e forlivesi. La storia, le culture che oggi appartengono a  Forza Italia, quelle culture che in passato hanno rappresentato la nobiltà e  laboriosità tipica dei romagnoli, ci porteranno nei prossimi mesi a fare tutte le battaglie necessarie perché non venga disperso e distrutto il patrimonio di città che vogliamo lasciare ai giovani e al futuro di Forlì e della nostra Romagna”, conclude Biondi.

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