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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Forlì solidale e verde", debutto con imprevisto: crolla un ramo a pochi passi dai relatori

Si chiama “Forlì solidale e verde” la lista di sostegno a Giorgio Calderoni, candidato del centro-sinistra per la corsa a sindaco di Forlì

Si chiama “Forlì solidale e verde” la lista di sostegno a Giorgio Calderoni, candidato del centro-sinistra per la corsa a sindaco di Forlì. La lista rappresenta a sua volta l'alleanza tra Verdi, Partito Socialista e Radicali ed è una riedizione dell'alleanza della lista “Con Drei per Forlì” di cinque anni fa, quando faceva parte del cartello elettorale anche Scelta Civica, il partito di Mario Monti che ha avuto grande fortuna sei anni fa e che poi si sciolto. Diverse le anime che compongono la lista che rivendica il lavoro fatto con l'assessore uscente Maria Grazia Creta e il consigliere comunale Paolo Bertaccini.

La presentazione della lista, in ossequio alla sua inclinazione ambientalista indicata fin dal nome, è avvenuta sotto le maestose alberature della parte storica del parco della Resistenza, vicino all'ingresso di piazzale della Vittoria. E non è mancato il colpo di scena. A pochi metri dal banco dei relatori a un certo punto è crollato da una decina di metri di altezza un ramo, generando apprensione tra le decine di persone lì presenti. Un imprevisto che ha fatto subito reagire a caldo Sauro Turroni: “Questo è emblematico di come il Comune cura il verde pubblico”.

Forlì solidale e verde, la presentazione

Presenta la lista Sauro Turroni, esponente dei Verdi: “Sosteniamo e sosterremo Calderoni anche quando vincerà. Lo facciamo con una lista di 32 persone, un terzo delle quali non iscritti ai partiti, neanche ai nostri. Di questi 4 candidati su 32 medici sono medici, altri due delle professioni del settore sanità, segno della priorità che siamo alla preoccupazione per la salute dei cittadini e l'inquinamento, due sono architetti, tre artisti e designer, altri tre del mondo della scuola. Abbiamo giovani e anziani, non puntiamo al giovanilismo ma alla professionalità e alla passione civile”. Ed ancora: “Calderoni? Speriamo che mantenga l'indipendenza e autorevolezza che sta dimostrando in questi giorni. La sua candidatura ci ha consentito di riconsiderare il precedente orientamento sfavorevole a partecipare ad una coalizione di centro-sinistra se questa fosse stata in continuità con l'amministrazione uscente”.

Neo Bertaccini, segretario Psi forlivese parla di “positività dell'alleanza con gli ambientalisti” e sottolinea i punti forti tradizionali dei socialisti: “Diritto al lavoro, alla salute e alla casa, diritti dei cittadini. Diamo priorità alla ricerca e all'innovazione, per questo dobbiamo stare vicino all'università, che è stata la chiave di volta che ha arricchito la città negli ultimi anni.  E poi istruzione e cultura, dato che è nella conoscenza che si può creare nuova occupazione e sostenere le sfide della robotica e dell'intelligenza artificiale. Giorgio Calderoni è la persona ideale per guidare la città al futuro”.

In maggioranza o opposizione?

Il rapporto con l'amministrazione Drei è stato tormentato, con Turroni in particolare che spesso ha assunto toni e ruoli di totale opposizione, tanto che lo stesso Turroni li ha definiti “cinque anni in parte in maggioranza, in parte in opposizione”, dando la colpa ad un “programma scritto con cavilli”. Anche Bertaccini è critico: “Abbiamo preso le distanze quando l'abbiamo ritenuto giusto, in primis quando è stato attuato l'aumento dell'addizionale Irpef, per poi tornare indietro quest'anno,  ma chiederemo il ritorno al livello del 2014, il Comune non deve aumentare di un centesimo le tasse locali”. 

Calderoni: "Agenda Onu 2030 per le politiche ambientali"

Da parte del candidato sindaco è arrivato l'impegno a prendere l'Agenda Onu per il 2030 come bussola per le tematiche ambientali. Calderoni, in presenza dei socialisti, ha poi dettagliato la sua area politica valoriale: “Non trovo nel panorama politico attuale un partito in grado di rappresentare in toto i miei valori, quel poco che ho fatto a Forlì negli ultimi 10 anni l'ho fatto con la Fondazione Lewin, che ha collaborato con la Fondazione Fratelli Rosselli. Il liberal-socialismo dei fratelli Rosselli, il partito di azione, è una componente che sento molto vicina”.

Distinguo sulla demolizione della Barcaccia

Tra i punti programmatici che pone “Forlì solidale e verde” ci sono la riorganizzazione della macchina comunale, maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte dell'amministrazione, l'Agenda Onu 2030. Ma soprattutto la costituzione di una cintura verde intorno alla città che la difenda dallo smog e dal calore, contribuendo al contrasto dei cambiamenti climatici.

Più equilibrismo invece su una delle tradizionali e più radicali posizioni dei Verdi, vale a dire la demolizione della Barcaccia, il parcheggio semi-interrato davanti al museo San Domenico. Nel testo concordato sparisce la parola 'demolizione' per una perifrasi che indica “completamento del restauro del San Domenico, che comprenda la realizzazione del quarto lato del secondo chiostro e la contestuale sostituzione del parcheggio e della 'Barcaccia' con un'area verde adeguatamente progettata”. Su questo non sono mancati i distinguo, con Turroni che fuori sacco aggiunge “Torneremo coi picconi demolitori”, mentre Maria Grazia Creta e Neo Bertaccini che parlano di “necessario parcheggio” compensativo, che potrebbe trovar posto sul lato di via Andrelini di piazza Montefeltro, per un centinaio di posti. Per Bertaccini l'obiettivo principale deve essere “ridare piena visibilità al monumento restaurato del San Domenico ora occultato a metà dal parcheggio”. Ben più cauto Calderoni che ha rimarcato un suo impegno più limitato: “Prima il completamento del chiostro, condizione per mettere mano all'area esterna, e poi avvio di un dibattito pubblico in città” sul riassetto del parcheggio, sull'esempio dei progetti per i navigli a Milano. 

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