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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Forza Italia rompe gli indugi: apre al rimpasto di giunta se viene ritirata la mozione di sfiducia a Melandri

In tale quadro, dice Biondi, “non escludo niente a priori, ma fuori da una logica del dover piantare delle bandierine”

E' Lauro Biondi, capogruppo di Forza Italia, a rompere gli indugi e ad aprire la partita della verifica di maggioranza nel centro-destra alla guida del Comune di Forlì, con un possibile rimpasto di giunta, purché – specifica - “sia volta a dare alla maggioranza del sindaco Zattini più forza e più contenuti”. In tale quadro, dice Biondi, “non escludo niente a priori, ma fuori da una logica del dover piantare delle bandierine”. La condizione? Per Biondi deve essere il ritiro della mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore alla Cultura Valerio Melandri, sottoscritta da due forze di maggioranza come Fratelli d'Italia e Centro-destra per Forlì, che definisce “una mozione indecifrabile dal punto di vista politico”

Biondi, non mancano tensioni in maggioranza e l'opposizione giovedì ha convocato una conferenza stampa per sottolinearle. Qual è il suo giudizio?
“Siamo convinti che quest'amministrazione stia operando positivamente e che deve continuare la sua opera fino alla fine del mandato. Ora siamo di fronte a nuove difficoltà sociali che dovranno essere affrontate, dal post-pandemia agli effetti della guerra in Ucraina, dal caro energia all'ondata inflazionistica. Si preparano tempi molto difficili, siamo disponibili a ri-puntualizzare il programma elettorale e andare ad un rafforzamento della giunta. In questo, restano le priorità poste da Forza Italia, che sono come noto i parcheggi sotterranei in centro, una complanare dell'A14 tra Cesena Nord e Carpinello, a sua volta da unire a Carpinello alla bretella già finanziata verso Villa Selva, e la sburocratizzazione dell'ente comunale”

In maggioranza però pesa come un macigno la mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore Melandri posta da Fratelli d'Italia e Centro-destra di Forlì, il gruppo di Davide Minutillo.
“Non abbiamo firmato la mozione che chiede al sindaco il ritiro delle deleghe all'assessore Melandri. L'assessore non ha commesso alcun delitto (la questione riguarda il patrocinio concesso ad un'iniziativa pubblica delle 'Famiglie Arcobaleno, ndr), lo dico non condividendo le posizioni delle Famiglie Arcobaleno. Qualsiasi voto ci sarà su questa mozione ci metterà in difficoltà. Se l'intenzione della mozione è di dare o togliere ossigeno all'amministrazione, non comprendiamo questo stillicidio. Ma noi non staremo in questa maggioranza per sopravvivere”.

Torniamo al 'rafforzamento della giunta', che si può leggere come un rimpasto. E' compresa anche la sostituzione di alcuni assessori?
“Non escludo nulla, ma solo se si parte nel quadro di un accordo rinnovato col sindaco, preceduto da una  verifica programmatica e politica e con l'obiettivo di dare maggiore forza all'amministrazione, senza bandierine politiche da piantare. Aprire la compagine di giunta a figure che diano un apporto aggiuntivo, o sostenere con consigli assessori più giovani, non significa la bocciatura di chi c'è, ma il tentativo di dare più forza ad una compagine amministrativa per poter dire tra due anni che si è data una prospettiva alla città. La questione, invece, come posta da 'Centro-destra per Forlì' e da Fratelli d'Italia con la mozione su Melandri non è ricevibile”.

Eppure con i tre consiglieri di 'Centro-destra per Forlì' sembrava che ci fosse un forte avvicinamento con Forza Italia, con battaglie comuni. Era per 'normalizzare' i rapporti tra forze politiche della maggioranza?
“Fino alla firma da parte loro della mozione su Melandri si era condiviso un percorso politico, un impegno comune reso noto riservatamente alle altre forze di maggioranza. Dopo la firma di quel documento c'è stato un ripensamento generale su questo percorso”.

Quindi propone di ritirare la mozione di sfiducia?
“Non capisco dove possa andare a parare una mozione del genere, è impossibile che il sindaco ritiri le deleghe a Melandri, si apre un percorso irto di ostacoli per il governo stesso di questa situazione di confronto aspro  tra forze di maggioranza. Ma i firmatari della mozione non pensino che noi rimaniamo in mezzo al guado. Affrontiamo le questione concretamente da qui al prossimo consiglio comunale e tutti rinsaviscano dal punto di vista politico”. 

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