Corteo di Forza Nuova, il sindaco scrive al prefetto: "Non venga concessa piazza Saffi"

Sabato prossimo è in programma a Forlì una manifestazione organizzata da Forza Nuova che si terrà in piazza Saffi. La manifestazione è stata indetta contro l'immigrazione. Il sindaco Davide Drei bolla l'iniziativa come una manifestazione “dai toni inaccettabili e provocatori sul tema dell'immigrazione”.

Il sindaco ha anche chiesto al prefetto che il corteo non si tenga in piazza Saffi: “La manifestazione dovrebbe svolgersi nel cuore della nostra città, nella nostra amata Piazza Saffi, già teatro poche settimane fa di un'altra iniziativa di stampo neofascista. Come sindaco non ho la facoltà - sul piano giuridico - né di autorizzare né di vietare simili raduni, ho ritenuto però quanto mai doveroso scrivere a Prefetto e Questore e chiedere di non concedere la Piazza per una manifestazione dagli esiti non facilmente prevedibili”.

Ed infine: “Ribadisco la mia fiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine impegnate a garantire la sicurezza dei cittadini, ma le ragioni che mi spingono a chiedere che la richiesta di Forza Nuova non venga accolta, sono evidenti. La Piazza non può e non deve essere il luogo in cui si fomenta l'intolleranza e la discriminazione. Così come non può essere luogo di contrapposizione violenta, anche se fosse solo verbale. La Piazza deve essere il luogo dell'incontro, della pace e del dialogo. Uno spazio accogliente per le famiglie e per tutti forlivesi che amano e vogliono vivere la propria città. E deve continuare ad esserlo”.

PAGLIA (SEL). "Ancora una volta il movimento neo-fascista Forza Nuova alza la testa e prova a scendere in piazza a Forlì, inquinando quella parte di Romagna con parole d'ordine fuori dalla realtà e dal tempo come la "contrarietà a qualsiasi tipo di società multietnica" e il "blocco immediato dell'immigrazione"". Lo afferma l'on. Giovanni Paglia, deputato romagnolo di Sinistra Ecologia Libertà. Che continua: "Forza Nuova strumentalizza vergognosamente le crescenti e intollerabili diseguaglianze sociali - afferma l'on. Paglia - e promuove la "guerra" tra italiani e stranieri in condizioni di disagio quando invece sarebbe ora che di poveri e precari, senza distinzione di nazionalità, si occupassero di più le istituzioni e i partiti. Non crediamo sia possibile oltre modo che gruppi dichiaratamente in contrasto con l'impianto costituzionale e democratico della nostra Repubblica - afferma l'on. Paglia - possano scorrazzare indisturbati per le nostre città. Il neofascismo a 70 anni dalla Liberazione dell'Italia dal regime di Mussolini rappresenta un affronto all'intelligenza, alla dignità e alla storia".