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Armeni, il parlamentare Gianluca Pini a Yerevan: "Memoria genocidio rischia oblio"

Il deputato leghista Gianluca Pini, capogruppo in commissione Esteri, è stato mercoledì a Yerevan al Forum sui cent’anni dal genocidio armeno

“Il genocidio armeno, nonostante la riluttanza a definirlo tale, può essere considerato come il prototipo dei genocidi del XX secolo, il più significativo precedente del genocidio degli ebrei. Oggi rischia l’oblio, ma senza il suo completo riconoscimento, da parte di tutti, non sarà mai possibile prevenire e contrastare con massima fermezza i crimini contro l’umanità”. Così il deputato leghista Gianluca Pini, capogruppo in commissione Esteri, mercoledì a Yerevan, unico rappresentante italiano per la Camera al Forum sui cent’anni dal genocidio armeno.

Pini ha ricordato la risoluzione che il parlamento Ue ha approvato il 15 aprile scorso sul riconoscimento della strage del 1915 e, per fronteggiare la persecuzione dei cristiani e i crimini contro l’umanità, ha invocato le ricette dell’ex segretario Onu Kofi Annan contro il genocidio in Rwanda (“utilizzo forze di pace per prevenire conflitti armati”, “potenziare i sistemi di informazione e di allarme”, “contrastare l’impunità anche attraverso l’ausilio dei tribunali internazionali”, “azioni rapide e decise, anche militari, se il caso”). Il deputato ha quindi avvertito le delegazioni presenti: “Il ricordo della persecuzione dei cristiani rischia di essere offuscato e rischia la dispersione e la vile negazione, anche per motivi ideologici. Lo stesso vale per la memoria del bene. Memoria significa lotta contro l'indifferenza e impegnarsi, tutti insieme, per costruire un futuro diverso”. 

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