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Gioco d’azzardo, stop alla pubblicità per frenare la diffusione del gioco

"Si tratta di una norma a cui abbiamo lavorato in Commissione Finanze - commenta il parlamentare Marco Di Maio, componente della Commissione Finanze - e che va nella direzione di porre un freno al proliferare del gioco"

Un’azione concreta per contrastare il proliferare del gioco d’azzardo. E’ quella entrata in vigore definitivamente in questi giorni, grazie alla quale sarà vietata la pubblicità su giornali e radio generalista nella fascia oraria più sensibile, quella che va dalle 7 alle 22. “Si tratta di una norma a cui abbiamo lavorato in Commissione Finanze - commenta il parlamentare Marco Di Maio, componente della Commissione Finanze - e che va nella direzione di porre un freno al proliferare del gioco, limitandone la conoscenza e la diffusione. Certo non è l’unica azione di cui c’è bisogno e da settembre saremo al lavoro per ulteriori provvedimenti che riducano il gioco d’azzardo e sostengano ancor di più l’impegno al contrasto della ludopatia, la malattia del gioco, di cui sempre più persone sono purtroppo vittime”. 

Il provvedimento stabilisce che gli spot sull'azzardo legale non potranno andare nella fascia oraria dalle 7 alle 22 sui canali generalisti della Rai (Raiuno, Raidue e Raitre), su quelli di Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Retequattro), su La7, Tv8 (la ex Mtv), la Nove (la ex Deejay Tv, di proprieta' del gruppo Discovery Italia) oltre ai canali tematici indirizzati in via esclusiva o prevalente ai minori. Per quanto riguarda le sanzioni a chi non dovesse rispettare il divieto, la legge di Stabilità 2016 prevede che vadano da 100mila a 500mila euro e saranno inflitte dall'Agcom "al soggetto che commissiona la pubblicità, al soggetto che la effettua" e "al proprietario del mezzo con il quale essa è diffusa".

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