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Giro del Muraglione, lo scontro tra Samorì e Mezzacapo continua. Il caso finirà in Consiglio comunale

Mezzacapo: "Se l'ex assessore allo Sport di Forlì Sara Samorì conoscesse solo minimamente i valori fondanti dello Sport non avrebbe certo cavalcato una bufala come quella dell'annullamento della corsa ciclistica dell'Avis verso il Muraglione"

"Nel prossimo consiglio comunale verrà fatta chiarezza sulla cancellazione del tradizionale raduno , il 43esimo, del Muraglione organizzato dal gruppo cicloturistico Avis Forli e avremo modo di verificare come sono andate veramente le cose e non una versione della quale". Lo annuncia il consigliere comunale dem Sara Samorì, che parla di "una sconfitta, per la città e lo sport" per il mancato appuntamento. "Il Comune ne è sempre responsabile perché ne è il responsabile ultimo - afferma l'ex assessore allo Sport -. Soprattutto i suoi amministratori che devono facilitare e gestire quotidianamente relazioni e problemi e avere un rapporto costante con il suo mondo di riferimento. Anticipare e non aspettare che i problemi non siano più risolvibili".

Con l'attuale responsabile dello Sport, il vicesindaco Daniele Mezzacapo, c'è stato un botta e risposta già domenica via social: "Troppo facile addossare le colpe ad altri, a terzi che hanno ruoli tecnici, o criticare coloro i quali andrebbero aiutati e supportati nella giungla burocratica, e non assumersi le responsabilità del caso. Lasciate cadere le accuse al mondo sportivo che evidentemente denota una scarsa conoscenza del medesimo. Quando non si è competenti a gestire una materia, come in questo caso, le problematiche emergono. E non è il solo caso in appena due mesi".

La replica

Immediata la replica di Mezzacapo: "Se l'ex assessore allo Sport di Forlì Sara Samorì conoscesse solo minimamente i valori fondanti dello Sport non avrebbe certo cavalcato una bufala come quella dell'annullamento della corsa ciclistica dell'Avis verso il Muraglione per denigrare l'amministrazione comunale e in particolare il sottoscritto solo perché adesso sta in quello che prima era il suo posto. Ma ciò che terribilmente stupisce è come Sarà Samorì pur di non cadere nell’oblio sia disposta anche a gettare fango contro gli uffici dell’unità sport e non solo, suoi ex colleghi. Lo Sport insegna i principi di lealtà sia per se stessi che nei confronti degli altri e dell'avversario. La lealtà è al primo punto. E' vergognoso che una sportiva come la Samorì e appunto ex assessore al ramo utilizzi inganni per ottenere un risultato. Questo non è Sport ma quello che mi interessa di più è sottolineare che questa, purtroppo, non è nemmeno politica. La politica non si fa con le notizie false o con mezze notizie per confondere la gente in maniera meschina".

"I responsabili degli Uffici comunali hanno infatti avuto modo di chiarire in modo oggettivo e incontrovertibile alle associazioni proponenti che ogni passaggio è stato rispettato, che gli organizzatori erano nelle condizioni di sapere ciò che serviva per completare la richiesta avanzata e che, comunque, lamministrazione comunale non aveva espresso alcun diniego lasciando libera iniziativa agli organizzatori di realizzarla assumendosene le relative responsabilità - continua Mezzacapo -. È imbarazzante leggere che Samorì cerchi di far politica sulla pelle di dipendenti comunali, seri e capaci. Non é accettabile ed é scorretto. Ho già spiegato ampiamente come sono andante le cose, gli stessi dirigenti delle associazioni hanno fatto il mea culpa ma la Samorì continua a sostenere falsità. Mi soffermo solo su un passaggio della Samorì, quello dove sostiene che in ogni caso la responsabilità è del Comune perché è il responsabile ultimo. Proprio perché il Comune è il responsabile ultimo - dice Mezzacapo - non si può assumere la responsabilità se non sono stati fatti, per negligenza, incapacità o per altri motivi, tutti i permessi necessari da parte degli organizzatori. Stiamo parlando di sicurezza e di garantire l’incolumità dei partecipanti. Se dovesse succedere qualcosa di grave è il Comune che deve pagare, cioè tutti i cittadini. Come è già accaduto in una legislatura precedente. Tra l’altro occorre ancora precisare che nessun incontro è stato richiesto da parte delle associazioni, sia al sottoscritto che all’assessore Petetta dell’unità Verde e Viabilità. Chi può lamentarsi di non essere stato ascoltato dall’amministrazione se alla medesima non é mai stato richiesto un incontro? In Consiglio Comunale spiegherò esattamente ancor meglio cosa accaduto e invito la Samorì a non speculare mai più sull'Avis, passerebbe per vampiro".

Risponde Samorì: "In relazione alle ultime dichiarazioni del vicesindaco Mezzacapo, mi trovo obbligata a replicare per diversi motivi, due in particolare. Innanzitutto, mi si permetta una battuta, ma per quanto l’immagine di una “vampira” possa risultare accattivante, parimenti saltano all’occhio le dichiarazioni scomposte e sul personale di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni - il Comune in questo caso - e rispondere nei toni adeguati al ruolo. Nel merito. Mezzacapo sostiene che direi “falsità” e “inganni” attaccando gli uffici comunali. Per prima cosa, sorrido all’accusa di un “tornaconto” se non quello di tutelare i mondi e difendere la capacità e la disponibilità dei dipendenti e degli uffici comunali che conosco molto bene e con cui ho lavorato proficuamente e con efficacia in tutti questi anni, riconoscendone il grande merito nello svolgimento delle loro funzioni anche con l’evoluzione delle norme che chiedono per le manifestazioni sportive un sempre più adeguato sistema di sicurezza per tutti e che ho riconosciuto pubblicamente in più occasioni. Quello che ho detto è che per la prima volta dopo 43 anni non si terrà una delle manifestazioni cicloturistiche più importanti della Romagna che porta peraltro il nome, quello dell’Avis, di una delle associazioni benemerite storiche di cui i forlivesi vanno giustamente orgogliose. E questa è una sconfitta per la Città, come ho già detto. La responsabilità di questo è sempre di chi si è candidato e oggi guida la nostra amministrazione comunale (in questo senso, si parla di “Comune”). La seconda cosa è che un amministratore pubblico, un assessore, in questo caso con una delega così importante per la partecipazione dei cittadini, la crescita dei ragazzi e l’immagine della città come quella dello sport, non dovrebbe mai permettersi di entrare in contrapposizione con le società e le associazioni che fanno parte del mondo di cui è responsabile. Con i mondi sportivi si dialoga, si è presenti, ci si spiega, si preparano insieme gli eventi sportivi, si studiano i percorsi tecnici e burocratici e si risolvono i problemi senza scaricare sugli organizzatori le eventuali “inadempienze”. Al vicesindaco voglio dire che sono finiti i tempi in cui poteva solo criticare e spostare sugli altri le responsabilità, quando si è amministratori si ha l’obiettivo di vedere in maniera allargata le questioni sul tappeto e sapere prevenire anche i problemi facendo dialogare gli uffici, società e associazioni sportive perchè il non fare lo sport è la peggiore sconfitta per la nostra comunità sportiva e non solo. Io lo sport lo pratico in tutti i sensi da anni e da sportivi si è abituati a ragionare e replicare in certi modi. Quindi, vista anche la manifestazione saltata, il vicesindaco, che ha voluto la bicicletta, adesso pedali".

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