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Giunta Zattini, il centrosinistra traccia un primo bilancio. "Ecco le nostre proposte per la Forlì del futuro"

Le prime considerazioni di Soufian Hafi Alemani, Federico Morgagni e Massimo Marchi, rispettivamente capogruppo Pd, "Forlì e Co" e "Misto-Italia Viva" partono "sui due atti fondamentali" approvati dalla Giunta proprio nelle ultime settimane

Partito Democratico, Forlì e Co. e Gruppo Misto - Italia Viva si sono riuniti lunedì pomeriggio nella Sala Calamandrei del Comune di Forlì per tracciare un bilancio complessivo dei primi sei mesi dell'amministrazione Zattini, annunciando anche una serie di iniziative "con la volontà di essere sempre una opposizione costruttiva e nel merito, e perché il 2020 e gli anni a venire vadano nella giusta direzione e a favore della nostra comunità". Le prime considerazioni di Soufian Hafi Alemani, Federico Morgagni e Massimo Marchi, rispettivamente capogruppo Pd, "Forlì e Co" e "Misto-Italia Viva" partono "sui due atti fondamentali" approvati dalla Giunta proprio nelle ultime settimane, le linee di mandato e il bilancio di previsione.

"A nostro avviso, questi documenti rappresentano un elenco di promesse generiche e di difficile realizzazione, dal quale è impossibile trarre indicazioni su come la Giunta vede la città di Forlì nel 2024 - esordiscono -. L'assenza di visione strategica fa da contraltare alla scelta di un elevato indebitamento - il cui ammontare è pari a 254 euro in più per ogni cittadino -, che viene dunque contratto senza che sia stata fatta alcuna scelta fondamentale per il futuro, ma solo per coprire interventi "a pioggia" e contingenti. Non meno importante, i gravosi impegni di spesa assunti oggi vincoleranno l'Amministrazione per i prossimi anni, rendendo pressoché impossibile anche in futuro azioni di riduzione delle imposte, rafforzamento dei servizi a tutela delle fasce più deboli e -per fare un esempio in tema di sicurezza- l'assunzione strutturale di nuovi agenti di Polizia Locale".

"Con tutto questo, linee di mandato e bilancio non contengono pressoché nessuna indicazione su alcune delle questioni fondamentali con le quali si misura quotidianamente la nostra comunità - proseguono le osservazioni di Hafi Alemani, Morgagni e Marchi -. Pochissima attenzione è innanzittutto riservata al tema del sostegno allo sviluppo produttivo e allo sforzo di promuovere il lavoro di qualità. La maggioranza sembra poi insensibile rispetto all'urgenza di favorire una transizione ecologica e di sostenere il passaggio dall'economia lineare e quella circolare. Pressoché assente, inoltre, è il tema dei quartieri e della necessità di una loro riforma, specchio di un atteggiamento ben poco interessato all'idea di favorire la partecipazione dei cittadini".

L'opposizione di centrosinistra sottolinea inoltre, "in sorprendente contrasto con l'enfasi della Giunta sulla famiglia. "una mancanza di coraggio sul tema dei servizi sociali: nonostante le necessità provocate dalla transizione demografica in corso, non sono previsti ulteriori stanziamenti per l'assistenza agli anziani, mentre sul versante delle giovani coppie pare che il Comune di Forlì si disinteressi dagli sforzi - portati avanti sia dalla Regione che da altri comuni - per assicurare l'universalità dell'accesso ai servizi educativi per l'infanzia 0-3 e abbattere le rette degli asili, misure di sicuro impatto specialmente sui nuclei familiari a basso reddito. Del resto, anche all'interno del centrodestra non devono essere mancati dubbi e perplessità in merito ai limiti e ai vuoti di questi documenti, visto che il gruppo di Fratelli d'Italia non ha nemmeno preso parte alla discussione e votazione del bilancio e quello di Forza Italia, pur approvandolo, ha immediatamente ritenuto di presentare quattro mozioni con le quali veniva chiesto alla Giunta di impegnarsi a realizzare cose che dentro il bilancio non c'erano".

Sono state inoltre affrontate altre tre tematiche. In primo luogo quella dei diritti civili, "rispetto alla quale abbiamo ancora una volta manifestato la nostra netta condanna dell'incomprensibile decisione dell'Amministrazione in merito al blocco della convenzione con le associazioni "Un Secco No" e Delfi, che è stata fonte di imbarazzo nazionale per la nostra città anche a causa delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'assessore Andrea Cintorino - oggi magnificata dalla Lega come candidata consigliera regionale grazie alla sua "evidente esperienza amministrativa" di quasi sei mesi - e del sindaco Gian Luca Zattini. Non meno censurabile e ideologica ci è apparsa la decisione di inserire nelle linee di mandato un passaggio su un presunto "diritto a non abortire" che sarebbe compito della Giunta garantire".

Altra questione quella della Commissione affidi, "rispetto alla cui proroga i nostri gruppi hanno deciso di protestare rifiutandosi di partecipare ai futuri lavori giacché durante i primi tre mesi di vita dell'organismo le nostre ripetute sollecitazioni affinché si lavorasse celermente e seriamente sono cadute nel vuoto producendo la miseria di cinque sedute in 90 giorni, e quindi la richiesta di proroga ci è apparsa del tutto strumentale. Infine la questione dell'evidente difficoltà della Presidenza del Consiglio comunale nella conduzione delle sedute e nella garanzia di imparzialità a tutela delle prerogative anche della minoranza. A questo proposito, abbiamo intenzione di fare un passo formale al Prefetto di Forlì-Cesena, per renderlo partecipe della situazione e presentare le nostre rimostranze".

Pd, Forl & Co e Gruppo Misto - Italia Viva annunciano anche una serie iniziative per il 2020. "In primo luogo, per dare concretezza alle nostre idee e per discutere nel merito i reali problemi delle persone, saremo noi stessi a fare le veci di una maggioranza lassista e chiederemo la convocazione di specifiche sedute delle commissioni consiliari, con all'ordine del giorno le questioni fondamentali della nostra comunità. Inoltre -come avevamo promesso- stiamo gettando le basi di un percorso partecipato di dibattito sul futuro del centro storico".

Inoltre "avvieremo un percorso di confronto con gli attori del nostro territorio che, sulla base anche delle esperienze di altre realtà a noi vicine, ci permetta di elaborare proposte, che poi presenteremo in Consiglio, su quelli che riteniamo essere i temi decisivi per costruire la Forlì del futuro: un Patto per il Lavoro che promuova l’occupazione di qualità e lo sviluppo produttivo; un rafforzamento dei servizi sociali a presidio, insieme ad un sistema di istruzione universalistico, di una comunità coesa e che sia in grado di rispondere ai nuovi bisogni di una società che cambia; una proposta sul tema della transizione ecologica e della lotta al mutamento climatico che sia all'altezza delle aspettative della nostra comunità e specialmente di quelle dei tanti giovani che sono scesi in piazza chiedendo un cambiamento reale; una revisione del regolamento dei quartieri che sappia dare a questi organismi nuova linfa, nel segno della partecipazione civica e della democrazia dal basso. Tutto questo con la volontà di essere sempre una opposizione costruttiva e nel merito, e perché il 2020 e gli anni a venire vadano nella giusta direzione e a favore della nostra comunità". 

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