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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Giunta Zattini, l'ex assessore Ravaioli: "Riedizione di un opaco passato"

L'ex assessore della giunta Drei si chiede quale sia il programma del nuovo esecutivo: "Non è dato saperlo con precisione, solo qualche spot e slogan"

La nuova giunta Zattini? "Un ritorno al passato". Così l'ex assessore al centro storico e candidato sindaco di Forlì SiCura, Marco Ravaioli, il quale parla di "riedizione di un opaco passato che non vuole passare mai" nonostante "qualche persona di indiscusso valore e capacità". "Si aprono nuovi scenari e la speranza è che questo nuovo assetto possa portare beneficio alla città", ma, prosegue Ravaioli, "a ben vedere, più che speranze, siamo nel campo dei miraggi".

L'ex assessore della giunta Drei si chiede quale sia il programma del nuovo esecutivo: "Non è dato saperlo con precisione, solo qualche spot e slogan. Ma non bastano per risolvere i problemi". Ravaioli chiede lumi su cosa ne sarà delle politiche relative al centro storico, mobilità, ambiente, attività economiche, mercati, opere pubbliche, Alea e verde. "Tutto era un disastro, lo sfascio totale, ora cosa s’intende fare concretamente? - si interroga -. Rieditare il passato “sbianchettando” ad arte le opere già in divenire oppure sarà tutto nuovo? Se sì come e cosa?".

Ravaioli parla di "cattolici "talebani", partiti con chiari riferimenti ai fasti del fascio, democrazia cristiana vecchio stampo della peggiore fattispecie e seguaci del “comandante”; una strana alchimia tenuta insieme da un’insaziabile voglia di comandare. Non essendoci un reale programma è logico inferire che altre motivazioni non vi siano. Vedremo se sarà sufficiente. Lo speriamo tutti per il bene della città, altrimenti sarà disastroso. Qualcuno privo di scrupoli potrà pensare che pur di arrivare nelle posizioni di potere “va bene tutto”, ma alla fine questo atteggiamento si rivela tossico e dannoso. Un po’ come l’alcol, a dosi basse dà una leggera ebbrezza, a forti dosi, diviene tossico e induce la cirrosi epatica".

"La speranza è che non si superi il limite del buonsenso come spesso si è fatto nel periodo in cui questi soggetti erano all’opposizione - continua l'ex assessore -. Il pericolo non è tanto la deriva totalitaria ma la liquefazione della ragione, l’irrazionale voglia di distruggere pur di avere un tornaconto, una rassicurante sequela di qualunquismo estremo che non porta a nulla di nuovo se non una diversa maggioranza. La situazione politica attuale è complessa poiché a causa del forte astensionismo la percentuale dei forlivesi che ha votato non è incoraggiante. Probabilmente il disgusto per tutto questa situazione ha prevalso. Ma può essere il disgusto e la voglia di distruggere a creare il nuovo senso civico indispensabile per realizzare ciò che è indispensabile ossia un futuro positivo?".

"Mentre il Partito Democratico come sempre è molto impegnato nelle proprie attività peculiari, distruggere se stesso e fare tabula rasa, la destra in assenza di una opposizione che non c’è serra le fila - psserva -. Sono certo che ora assisteremo a un repentino cambiamento di paradigma invocando la collaborazione di tutti e il buon senso, metodo che negli ultimi anni non è di certo stato usato nemmeno tra i nuovi componenti dell’esecutivo. Presto o tardi il sonno della ragione svanirà e avremo bisogno di nuovi modelli di sviluppo e di convivenza comunitaria per ritrovare la coesione sociale ed economica. Abbiamo bisogno di nuovi modelli economici positivi per l’ambiente, il lavoro e soprattutto le persone. Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare e di una nuova classe dirigente più attenta ai bisogni delle persone e con diverse qualità “umane”. Buon lavoro sindaco Zattini. Buona fortuna Forlì, ne avrai bisogno".

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