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Venerdì appuntamento con Andrea Ranieri e il comitato “Forlì per Civati”

Doppio appuntamento venerdì con Andrea Ranieri, editorialista della rivista LEFT, in passato stretto collaboratore di Bruno Trentin, responsabile CGIL “Formazione e ricerca” e assessore alla scuola del Comune di Genova

Doppio appuntamento venerdì con Andrea Ranieri, editorialista della rivista LEFT, in passato stretto collaboratore di Bruno Trentin, responsabile CGIL “Formazione e ricerca” e assessore alla scuola del Comune di Genova, promosso dal comitato “Forlì per Civati”. Alle ore 18,30 all'Abbey Pub in Piazzetta XC Pacifici a Forlì, in un incontro aperto a tutti, Andrea Ranieri presenterà i contenuti della mozione di Giuseppe Civati, candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico.

Il dialogo con Andrea Ranieri proseguirà alle ore 20,45 in un’iniziativa pubblica dal titolo “Conoscenza, saperi e lavoro: le priorità dell'Italia e dell'Europa. Attuare la Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla Liberazione dal fascismo” nella sala Europa in via Marconi 17 a Predappio. Sono trascorsi pochi giorni dall’anniversario della liberazione di Predappio dal nazi-fasciscmo (28 ottobre 1944), ricorrenza che non viene festeggiata perché in quella data il paese è militarizzato per lo sciamare dei nostalgici del fascismo che si riversano in una città che certamente non ha simpatie né per il fascismo né per chi ad esso continua a richiamarsi, andando contro lo spirito della carta costituzionale della Repubblica democratica, nata dalla Resistenza. Si tratta di manifestazioni rispetto alle quali va espressa una ferma e netta disapprovazione.

Le democratiche e i democratici che si riconoscono nella mozione di Giuseppe Civati ritengono che l'antifascismo militante  non possa prescindere da una rigorosa riflessione su come vent'anni di "berlusconismo" abbiano, di fatto, sdoganato il fascismo e su come la povertà e l'ignoranza continuino ad essere il terreno di crescita della mala pianta dei fascismi e delle forme autoritarie del potere. Un antifascismo militante, nell'Italia contemporanea, deve progettare una società che metta al centro scuola, istruzione, saperi, cultura e dignità del lavoro e che, in concreto, realizzi le promesse spesso non mantenute della Costituzione repubblicana.

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