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Gli scissionisti del Pd si incontrano per discutere, già vicino l'addio di un consigliere

Dopo la scissione ormai consumata all'interno del Partito Democratico a livello nazionale, anche a Forlì tira aria di uscite dal Pd, per confluire nel nuovo soggetto politico

Dopo la scissione ormai consumata all'interno del Partito Democratico a livello nazionale, anche a Forlì tira aria di uscite dal Pd, per confluire nel nuovo soggetto politico che fa capo a Pierluigi Bersani. Nelle amministrazioni forlivese ad essere ormai più fuori dal Pd che dentro è Lodovico Zanetti, consigliere comunale appartenente all'area più a sinistra del Pd. Zanetti non ha ancora sciolto ufficialmente la sua riserva, ma l'intenzione, palesata apertamente, è quella di valutare l'addio. 

Questo il ragionamento di Zanetti: “Premesso che ritengo questa scissione sconclusionata e fuori tempo, questo congresso così come è posto sembra più che altro una 'sveltina' per non decidere niente di programmatico, portandosi avanti tutti i nodi irrisolti. Quindi ci sono due debolezze in campo, ma se devo scegliere tra fare un errore di sinistra e un errore di destra, scelgo quello di sinistra, e quindi è probabile che sceglierò quella strada”.

Zanetti non è l'unico che starebbe valutando un addio. La parte sinistra del Pd, quella di stretta osservanza ex Ds, in questi giorni si sarebbe riunita per discutere assieme. “Incontri ce ne sono stati, ma niente di formale - precisa Zanetti -, d'altra parte è evidente che la parte a sinistra di questo partito a Forlì stia soffrendo”. Fa parte di questa, continua Zanetti, “ex politici, ex sindaci, ex parlamentari che non fanno più politica da tempo, sono stati quasi tutti emarginati pur avendo un apporto di esperienza che si poteva utilizzare per le amministrazioni locali”.

Resta l'incognita su quale effetto si avrà sul Consiglio Comunale, dal momento che Zanetti è consigliere e alla sua posizione, se non altro per affinità politica, si potrebbe saldare quella della consigliera Tatiana Gentilini, già uscita dagli scranni del Pd in passato: “La mia scelta politica non modifica in niente la mia adesione al progetto programmatico di questa giunta – conclude il consigliere bersaniano -, ritenendomi libero in coscienza su questioni non contenute nel programma, come d'altra parte fatto altre volte in passato”. Quale forza politica “sogna” Zanetti? Lo spiega lui stesso: “Un partito che abbia il coraggio di essere sinistra di governo e non utopica, che non si faccia scippare alcuni temi dai grillini. In quest'area c'è un elettorato da recuperare”.

Notevoli i movimenti anche nelle città vicine: a Cesena, per esempio, il Partito Democratico “perde” il consigliere Zuccatelli, che tuttavia ha annunciato la scelta di rimanere come indipendente all'interno del gruppo consigliare del partito da cui è uscito. A Cesena di grande impatto sarà, inoltre, la possibile uscita del deputato locale Enzo Lattuca, storicamente molto vicino a Pierluigi Bersani. A Ravenna molti dei giochi si conosceranno sabato quando l'ex presidente della Regione Vasco Errani, attualmente commissario per il terremoto nel Centro Italia, parlerà in una riunione di partito. Nella città bizantina sono in bilico tre consiglieri comunali e l'assessore Baroncini.

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