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Politica

"Gli Stati Generali confermano l'identità autonoma del Movimento 5 Stelle"

Così i due esponenti della provincia di Forlì-Cesena, Simone Benini e Natascia Guiduzzi, votati dagli iscritti

“Quello che è uscito chiaramente dai tavoli degli Stati Generali del M5S è un forte segnale sull’importanza della base sui temi e principi fondamentali che sono il DNA del M5S: nessuna deroga ai 2 mandati per consiglieri regionali/parlamentari nazionali ed europei. E inoltre nessuna alleanza strutturale con nessun partito e nessun partito è privilegiato nelle eventuali alleanze programmatiche sui territori . Ma anche forte e decisa richiesta di assenza di conflitti di interessi degli organi del M5S”. Così i due esponenti della provincia di Forlì-Cesena, Simone Benini e Natascia Guiduzzi, votati dagli iscritti al Movimento 5 Stelle su Rousseau e dalla base emiliano-romagnola, uno per i portavoce locali, l’altra per gli attivisti. 

“Altrettanto forte e convinta anche la richiesta che gli iscritti siano certificati e certificabili, che ci sia una valorizzazione dei territori con maggior coinvolgimento e maggiore appoggio sulla piattaforma Rousseau, maggiore trasparenza a tutti i livelli e maggiore comunicazione bidirezionale tra portavoce nazionali/regionali/comunali”, continuano i due delegati. 

“I tavoli di lavoro, composti dai 305 "delegati" di tutte le regioni Italiane, sono stati un esperimento eccezionale, sia nel metodo che nella partecipazione, dove la democrazia partecipativa ha vinto e si è dimostrata la forza ispiratrice e la spina dorsale del M5S. Ora gli attuali vertici non hanno più alibi: si proceda alla rielezioni degli organi e poi si proceda alla votazione di quanto uscito dai tavoli di lavoro per concedere agli iscritti l'ultima parola”, concludono i pentastellati. 

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