Il deputato Di Maio si mette alle spalle il covid: "Chi promuove teorie 'no vax' va contrastato in tutti i modi"
Dopo oltre tre settimane di isolamento è tornato a Roma, anche se, tiene a precisarlo "non ho mai smesso di lavorare, anche se a distanza e con difficoltà, seguendo molti temi che riguardano il nostro Paese e la Romagna"
Il parlamentare Marco Di Maio si è messo alle spalle il covid-19. Dopo oltre tre settimane di isolamento è tornato a Roma, anche se, tiene a precisarlo "non ho mai smesso di lavorare, anche se a distanza e con difficoltà, seguendo molti temi che riguardano il nostro Paese e la Romagna". Mercoledì mattina è tornato al Transatlantico, il corridoio della Camera dei Deputati che ha riaperto dopo un anno e mezzo di chiusura per Covid. Di Maio, attraverso la sua newsletter, ha spiegato che "sono stati 22 giorni impegnativi da ogni punto di vista, ma per fortuna tutto si è concluso bene e in famiglia ci siamo tutti ristabiliti".
"Nelle lunghe settimane di isolamento, ho pensato a chi ha avuto il Covid quando ancora non c'erano i vaccini, alle tante persone che purtroppo sono morte per questo virus, al dolore di molte famiglie che non sono neppure riuscite da rendere l'estremo saluto ai propri cari, a chi ha avuto danni pesanti - evidenzia -. Chi ancora oggi si ostina a promuovere teorie no-vax e no-green pass, in alcuni casi usando persino la violenza (non solo fisica, anche verbale come dimostrano le minacce che persino io ho ricevuto) va contrastato in tutti i modi. Perchè arreca un danno al Paese e alla sofferenza di tante famiglie".
Quindi una considerazione sulla fase che stiamo attraversando: "Senza vaccini saremmo messi molto peggio di un anno fa. Lo dimostra la situazione in Bulgaria, lo stato europeo con il minor numero di vaccinati; ma anche senza le norme che abbiamo voluto, non certo a cuor leggero, in particolare l'obbligo di green pass nei luoghi di lavoro e per svolgere una lunga serie di attività. Il combinato tra una campagna vaccinale che ha funzionato (e deve funzionare ancora, la terza dose è fondamentale) e norme di sicurezza efficaci, ci ha permesso di tornare quasi alla normalità".
"Oggi l'Italia è presa a modello nel mondo - prosegue Di Maio -. Senza la scelta di portare Mario Draghi a palazzo Chigi, non saremmo in queste condizioni. E' un dato oggettivo e che oggi tutti, anche i più nostalgici del governo precedente, riconoscono. Ma senza l'impegno della stragrande maggioranza dei cittadini, non sarebbe possibile trovarci in queste condizioni".