rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Il Pd ha ucciso il centro storico": il Movimento 5 stelle presenta il 'Piano della rinascita'

A lanciare l'accusa sono i consiglieri del Movimento 5 stelle di Forlì Daniele Vergini e Simone Benini, che rincarano la dose: “E la giunta a guida Pd che fa? Nulla"

“Prima il cantiere abbandonato per quasi due anni nel portico degli Uffici statali di piazza Saffi, ora l’Agenzia delle Entrate che si trasferirà negli ex negozi da “Serie A. Ecco come ti uccido il centro storico. E’ stato dato il colpo di grazia al cuore di Forlì, spento per sempre. Gli ex negozi del piano terra, infatti, diventeranno il front-office dell’Agenzia delle Entrate per la “bellezza” di ulteriori dodici vetrine che spariscono dal centro storico". A lanciare l'accusa sono i consiglieri del Movimento 5 stelle di Forlì Daniele Vergini e Simone Benini, che rincarano la dose: “E la giunta a guida Pd che fa? Nulla, anzi: il sindaco si è addirittura vantato di essere riuscito a far riprendere i lavori al portico. Certo per spianare la strada a tutto tranne che al commercio, come invece qualsiasi altra normale amministrazione comunale avrebbe fatto. Non è possibile, infatti, lasciare in questo stato il cuore antico di Forlì, spento, abbandonato, privo di vitalità. Una scellerata politica del Pd ha, infatti, favorito l’apertura dei centri commerciali nelle periferie, senza uno studio di impatto che prevedesse gli effetti negativi sul tessuto commerciale della città, ovvero le continue chiusure di negozi e l’inesorabile desertificazione del centro. Come si può pensare di attirare gente senza una via dello shopping? Come si può ingenerare attrattività senza luci accese e vetrine da ammirare? La Forlì del declino è servita".

I due consiglieri lanciano poi l'idea di un "cambio di marcia": "E’ ora che Forlì si svegli da questo lungo letargo, che risorga. Si può, ma soltanto se i cittadini lo vorranno veramente. Piazza Saffi, via delle Torri, piazza del Duomo, i corsi Mazzini e Garibaldi non meritano questo destino". Il Movimento 5 stelle ha infatti ideato quello che i pentastellati definiscono “Piano della Rinascita”: "A breve termine, sempre se i forlivesi ce lo permetteranno, prevedrà un deciso intervento di ridimensionamento delle tassazioni comunali sulle imprese commerciali e artigianali presenti nel centro storico: la tassa per l’occupazione del suolo pubblico è un esempio, ma anche Imu e Tari/Tariffa Puntuale hanno margini di riduzione; non solo, anche incentivi a chi ristruttura, riqualifica, adegua sismicamente attraverso sconti sulle tassazioni e semplificazione burocratica. Ad esempio sarà anche creata una smart card che consente uno sconto su ogni acquisto fatto negli esercizi convenzionati del centro storico (possibilmente anche in formato elettronico, per raggiungere anche i giovani e stare al passo con le tecnologie). Nel frattempo, in attesa del ritorno graduale delle attività commerciali, prevediamo di disincentivare il fenomeno delle vetrine abbandonate: se i locali non sono affittati sarà chiesto ai proprietari di mettere a disposizione del Comune gli spazi espositivi, in cambio di alleggerimenti sulle tassazioni, perché non si vedano più quegli orrendi “buchi” durante il passeggio lungo le vie considerate strategiche. Tutto questo però non può prescindere da una migliore manutenzione, pulizia e controllo del centro cittadino: per questo ultimo aspetto ricollocheremo un ufficio della Polizia Municipale in centro storico, con specifiche funzioni di presidio. Piazza Saffi e Piazza del Duomo diventeranno un polo attrattivo. Riapriremo Rocca di Ravaldino dopo lo spostamento del carcere per farne un punto di attrazione turistica. Razionalizzeremo la zona pedonale nelle porzioni di centro più di pregio. E poi lanceremo l’idea che “abitare in centro è bello” mediante una serie di interventi coordinati che comprendano incentivi, semplificazioni burocratiche e investimenti sulla sicurezza e sulla mobilità sostenibile", continuano spiegando parte del programma del M5S di Forlì per le prossime elezioni.

"All’interno del centro storico, inoltre, saranno individuati quattro poli di attrazione che diventeranno veri e propri quartieri: “Quartiere dei Musei” (San Domenico, palazzo Romagnoli, palazzo Gaddi); “Quartiere della vita serale e dell’enogastronomia” (piazza delle Erbe, via delle Torri, piazza Orselli; “Quartiere degli eventi” (piazza Saffi) e “Quartiere della Cultura” (palazzo Merenda, corso delle Repubblica, Università) - concludono Vergini e Benini - Quartieri o poli di attrazione che dovranno essere collegati da una viabilità pedonale che esalti le bellezze dei palazzi presenti: ciò consisterà nella riqualificazione completa delle principali strade che portano in piazza Saffi e nel rifacimento delle pavimentazioni e dell’arredo urbano con il medesimo schema architettonico in tutta la città. Infine, sarà dato il via al sistema degli “alberghi diffusi” attraverso l’utilizzo a fini turistici delle case vuote o dei locali storici per rendere, così, conveniente il recupero degli edifici del centro".

Meetup "Amici di Beppe Grillo"

"La notizia del cambio di destinazione d'uso degli ex negozi del Palazzo degli Uffici Statali per l'allestimento di nuovi uffici sul piano stradale rappresenta l'ennesimo colpo ad un centro storico già snaturato nella sua vocazione commerciale e di aggregazione sociale - aggiunge Riccardo Bevilacqua, del meetup "Amici di Beppe Grillo" - Il disinteresse dei forlivesi, e del Comune, per un centro storico che ha perso la sua attrattività è così evidente che si spendono soldi per iniziative ludiche con l'obiettivo di una improbabile resurrezione che durerà appunto solo poche ore. Spegnere 15 vetrine prima dedicate al commercio, con un'amministrazione che non prende posizione, significa essere complici del degrado della città, ultima in Romagna a non avere ancora ripavimentato ed arredato il suo corso principale, e prima in assoluto per il ritorno al Medioevo con vie poco illuminate a cui si aggiunge il buio, quando si spengono due lampioni su tre. Il Comune, assente per decenni, ha abbandonato la città a se stessa, e mettersi le mani nei capelli non rappresenta abbastanza la misura dello stato di abbandono e del grave degrado. Cittadini, e partiti politici capaci, non permetteranno lo smantellamento a tappe del centro storico di Forlì. La riqualificazione delle piazze, delle vie, la valorizzazione artistica e architettonica degli edifici storici, come pure la qualità ambientale, la fruibilità e l’accessibilità ai luoghi di aggregazione del centro storico, come delle periferie, è una emergenza per qualsiasi città voglia tornare ad essere protagonista di se stessa. Una città che ha iniziato il suo rinascimento con i Musei del San Domenico, ha tutte le potenzialità per continuare su questa strada, che però,  questa amministrazione comunale, non sembra voler percorrere".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il Pd ha ucciso il centro storico": il Movimento 5 stelle presenta il 'Piano della rinascita'

ForlìToday è in caricamento