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Il Pd schiera il suo tridente per le prossime Regionali: "Compatti e con tanta voglia di riscatto"

Il PD forlivese ha presentato i tre candidati al consiglio regionale per le elezioni del 26 gennaio 2020, che andranno a comporre la rosa insieme ai due candidati espressi dal territorio cesenate

Il PD forlivese ha presentato i tre candidati al consiglio regionale per le elezioni del 26 gennaio 2020, che andranno a comporre la rosa insieme ai due candidati espressi dal territorio cesenate.  Paolo Zoffoli è l’unico consigliere uscente, insieme a lui due giovani donne: Rosa Grasso e Sara Samorì. A presentarli il segretario di federazione del Pd Daniele Valbonesi: “La scelta è maturata negli organismi dirigenti a seguito del percorso di condivisione ed ascolto partito dai circoli. Abbiamo affrontato poco tempo fa un congresso, e nonostante questo, siamo riusciti ad individuare le candidature in tempi relativamente veloci, e comunque in anticipo rispetto alle altre forze politiche”.

Il sistema elettorale per le Regionali prevede l'assegnazione del numero dei seggi in collegi provinciali (quello di Forlì-Cesena elegge 5 consiglieri). Viene concretamente eletto chi riporta più preferenze. Quindi per il Partito Democratico i 5 candidati sono: Paolo Zoffoli, Sara Samorì e Rosa Grasso per il territorio forlivese, e Massimo Bulbi e Lia Montalti per quello cesenate. E' possibile esprimere una preferenza o due solo se vengono indicati i nominativi di un uomo e una donna (doppia preferenza di genere). Zoffoli e Montalti sono consiglieri uscenti, mentre non si ricandida Valentina Ravaioli, consigliera regionale uscente del Pd, per motivi personali. “Valentina Ravaioli ha rinunciato ad una candidatura che era probabile,  considerato che era consigliera uscente. L'ha fatto liberamente, dopo 5 anni riconosciuti come positivi da tutti”. Il Pd conta di migliorare il proprio risultato elettorale rispetto allo scorso maggio e fa appello anche all'elettorato di Italia Viva di Renzi: “Italia Viva non è presente per le elezioni regionali ma lavorerà come forza alleata per Bonaccini. Anche chi è attratto dalle sirene di quel partito si riconoscerà nei nostri candidati”.

La parola d'ordine è 'riscatto'. Lo dice Valbonesi: “ Il PD, soprattutto nel forlivese, vuole un forte riscatto, abbiamo molto da portare come proposta politica e siamo pronti alla battaglia elettorale fin da subito. Vogliamo riprendere un percorso interrotto con le amministrative e tornare protagonisti”. Valbonesi inoltre spiega che tutti e tre i candidati “partono alla pari e rappresentano il territorio forlivese in tutti i suoi aspetti”. Insomma, guai a parlare di candidature di bandiera per chi ha meno esperienza amministrativa ed elettorale.

Così Paolo Zoffoli: “Voglio puntualizzare bene che siamo determinati, uniti e coesi, e ce la vogliamo fino in fondo ho voglia di combattere e mettermi in gioco per il mio territorio con la mia esperienza di assessore, sindaco e in ultimo consigliere regionale negli ultimi 5 anni. Ricompatteremo per questa competizione elettorale il partito alla città che è quello di cui preme di più”. Paolo Zoffoli ha 67 anni, sposato e padre di tre figli, nonno di due bambine, maestro di professione, fungaiolo per passione. A Forlimpopoli è stato, dal 1995, prima consigliere, assessore, sindaco per due legislature. Dal 2009 al 2014  è stato  Presidente della Conferenza socio-sanitaria forlivese. Cinque anni fa è stato eletto in Assemblea legislativa con 7102 preferenze nelle file del Partito Democratico. In consiglio regionale è presidente della Commissione IV Politiche per la salute e Politiche sociali, componente della Commissione I Bilancio e della Commissione speciale d’inchiesta circa il sistema di tutela dei minori nella Regione Emilia-Romagna. 

Parla di voglia di riscatto anche Sara Samorì: “E' la stagione più calda per questo partito. Forlì merita veramente di più rispetto ad un'amministrazione che non corrisponde alla Forlì reale, grande e generosa. Credo nel progetto di rinnovamento locale del Pd. Le grandi partite si giocano in squadra e fino in fondo”. Sara Samorì ha 40 anni , ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia Contemporanea nel 2011 (laureata in Scienze Politiche a Forlì); è stata consigliere di maggioranza e presidente della commissione Pari opportunità sotto l'amministrazione Balzani, e poi assessore allo Sport con Davide Drei sindaco. In Regione vuole portare diverse tematiche, tra cui appunto lo sport.

Infine Rosa Grasso, architetto e assessore da pochi mesi al Comune di Modigliana. La sua specificità sarà rappresentare l'area appenninica del territorio. Spiega: “Ho girato grandi studi italiani e all'estero per poi decidere di tornare a Modigliana, nel territorio in cui vedo tante potenzialità. In questa epoca storica segnata dall’abbandono del nostro territorio, c’è la forte necessità di unirsi, per facilitare un nuovo ciclo insediativo tramite la cultura e la risposta alle necessità contemporanee.  Credo infatti che sia necessario, non solo garantire quelle che sono le necessità di base dei residenti quali ad esempio gli asili nido, la sanità e l’implementazione dei trasporti pubblici, ma ritengo che sia oggi più che mai necessario costruire una nuova identità delle comunità abitanti, che permetta non solo di sviluppare un maggiore tessuto turistico, ma soprattutto di creare attrattività per giovani e nuovi residenti”. Rosa Grasso ha 28 anni ed è un architetto libero professionista, dottoranda in Architettura e Cultura del progetto presso l’Università di Bologna e assessore alla Cultura, turismo e politiche giovanili presso il Comune di Modigliana. 

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