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"Il ruolo del cittadino elettore non cessa con il voto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il nostro sistema democratico si basa su uno schema semplice: i cittadini sono chiamati a votare i propri rappresentati al governo (pro tempore) dei Comuni, delle Province, delle Regioni e dello Stato. Ciò fatto, il ruolo del cittadino elettore non cessa, ma resta il suo il diritto-dovere di controllare che il mandato concesso sia coerentemente espletato. Prendiamo, ad esempio, il Comune di Forlì: come si può esercitare il diritto di controllo sugli eletti?

Il modo migliore resta quello di darsi dei parametri di riferimento.

Quali? Per prima cosa è bene tenere presente il contesto in cui l'amministratore opera e il ruolo che ricopre: se, in altre parole, si tratta di un consigliere comunale (di maggioranza o di minoranza), di un assessore o dello stesso Sindaco.

Poi, non è secondario conoscerne il curriculum personale, professionale e politico e, infine, la prova del nove, per il giudizio di merito sulle qualità di un amministratore pubblico, sono i fatti, sono le decisioni che egli assume e il modo in cui giunge a tali decisioni.

Di norma, il tipo d'amministratore pubblico incline ad affermare "faccio io!" è, in realtà, solo un presenzialista presuntuoso che non sa fare bene il suo lavoro e che, spesso, commette errori anche gravi.

Quello che dice "fate pure voi!", abdica alla sua funzione, fingendosi rispettoso dei ruoli altrui solo perché non ha idee proprie e, soprattutto, non ha il coraggio d'assumere le decisioni più difficili e le responsabilità che gli competono.

Su questi due tipi d'amministratori, non serve perdere tempo: vanno giudicati entrambi duramente e negativamente.

L'amministratore che appartiene, invece, alla terza categoria, quella di chi dice "facciamo assieme", merita rispetto e un giudizio più attento e consapevole del suo lavoro, poiché lui non si sottrae ai suoi compiti e sollecita gli altri a fare altrettanto.

Tutto questo, però, presuppone che anche i cittadini forlivesi facciano la propria parte, anche dopo aver esercitato il diritto di voto, e attuino veramente il dovere di controllo che loro compete sugli eletti, evitando di cadere nella categoria di quelli che dicono "fate voi!", magari lamentandosi a posteriori.

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