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Verso le elezioni / Tredozio

Il tema della baby gang irrompe nella campagna elettorale: "Emergenza da affrontare alla radice"

Così Vietina: "Ripartiamo da una scuola più moderna, insegnanti più valorizzati e maggiori legami con il mondo del lavoro"

"Più di venti indagati a Modena, cinque giovani residenti nel reggiano in ‘trasferta’ a Riccione per rapinare i turisti: il fenomeno del disagio giovanile sta assumendo connotati sempre più seri. Non è un problema di facile risoluzione e non esistono ‘ricette magiche’, ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle criticità di una generazione che, sempre più spesso, si ritrova priva di punti di riferimento chiari ed è ‘vittima’ della fascinazione di una vita al limite della legalità". Così Simona Vietina, capolista al Senato per Noi Moderati in Emilia e primo cittadino di Tredozio.

"Come sindaco di un paese appenninico e come insegnante di scuola superiore mi confronto da anni con le difficoltà delle generazioni più giovani che soffrono della mancanza di servizi, prospettive, speranza - prosegue Vietina -. E, per questo, sono convinta che una prima, importante risposta debba arrivare da un forte intervento sul mondo della scuola e delle possibilità lavorative. Dobbiamo insegnare a questi ragazzi che un futuro c’è e che vale la pena di credere in se stessi, di imparare, di valorizzare le proprie competenze”. 

“Noi Moderati ha le idee molto chiare in merito - continua la candidata -: occorre lottare contro la dispersione scolastica e contro il fenomeno dei Neet (Not in education, employment or tratining) e, per farlo, bisogna partire dal motore della scuola italiana, gli insegnanti. Dobbiamo aumentare del 10% la retribuzione degli insegnanti e introdurre un sistema di premialità per la progressione di carriera: chi decide di educare i giovani non può essere penalizzato con retribuzioni poco dignitose e progressioni di carriera quasi nulle. Vogliamo dare la possibilità a giovani di talento di dedicarsi a coltivare le future generazioni”.

“Al tempo stesso dobbiamo guardare anche a una maggiore connessione con il mondo del lavoro - conclude -. Per Noi Moderati questo significa introdurre la formazione capacitante per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro e il raggiungimento dell’indipendenza economica di tanti ragazzi che hanno capacità e competenze ma che non riescono a creare collegamenti con le aziende. In questo senso occorre impegnarsi a livello centrale per superare il mismatch di competenze fra domanda e offerta di lavoro investendo su materie digitali e legate alla transizione energetica. Formiamo i nostri ragazzi, sviluppiamo competenze di cui il Paese, l’Europa e il mondo hanno sempre più bisogno".

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