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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Impianti sportivi, rinviata l’approvazione del regolamento. La Lega: "E' da rifare"

Lega e Movimento 5 Stelle durante il consiglio comunale di martedì pomeriggio hanno sollevato dubbi sulla validità dei parametri normativi applicati

Slitta l'approvazione del regolamento sugli impianti sportivi. Lega e Movimento 5 Stelle, durante il consiglio comunale di martedì pomeriggio, hanno sollevato dubbi sulla validità dei parametri normativi applicati – con un certo grado di discrezionalità – alla delibera di giunta che disciplina le modalità di concessione e utilizzo degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Forlì. "Abbiamo contestato nel merito, oltre che nella forma, il regolamento contenuto in allegato alla Delibera, facendo convergere sulla nostra posizione sia il partito democratico che le forze di opposizione - afferma il capogruppo del Carroccio Daniele Mezzacapo -. L’assessore Sara Samorì non ha potuto far altro che recepire le nostre legittime e giustificate contestazioni e prendere atto della necessità e dell’urgenza di rinviare l’approvazione del testo di almeno una settimana".

Mezzacapo, insieme al collega Daniele Avolio, ha puntualizzato sui “contenuti disciplinati nel regolamento. Abbiamo riscontrato, sotto il profilo normativo, errori e carenze a dir poco imbarazzanti che avrebbero insinuato sospetti e difficoltà applicative in chiunque si trovi a dover trattare la materia. Basti pensare che, secondo quanto disposto dal Regolamento, il Comune di Forlì era legittimato a concedere in deroga per un periodo superiore a 6 mesi la gestione diretta di un qualunque impianto sportivo. Un passaggio assolutamente in contrasto con il codice degli appalti e in spregio alle norme sull’affidamento tramite gara pubblica".

Per la Lega quindi non ci sono dubbi: "Si tratta di un testo che va rivisto e migliorato per non insorgere in difficoltà applicative anche gravi". "Paradossalmente - rimarcano i due leghisti - sono stati dettagliati dei passaggi inutili (come la disciplina del bocciodromo), che non meritavano eccessive esplicazioni e procedure troppe arzigogolate. Per non parlare del fatto che questa Giunta si è affrettata a rimettere mano al regolamento solo in questi giorni, in tutta fretta, dopo 25 anni di silenzio, e senza alcuna contestazione a decorrere dal suo licenziamento nel 1993”. A convincere quindi la Giunta a fare un passo indietro e a “ritirare il regolamento”, sono state “le palesi violazioni normative e l’eccessiva discrezionalità di metodo” rilevate da Mezzacapo su cui, da sinistra a destra, “non si è potuto eccepire".

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