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In legge di bilancio sostegno alle orchestre giovanili riconosciute: due sono "romagnole"

"Promuovere la musica e sostenere i complessi strumentali che danno spazio ai giovani - commenta il parlamentare Marco Di Maio - è un obiettivo che lo Stato deve perseguire con forza sempre maggiore"

Contributi per le orchestre strumentali giovanili, di cui due "romagnole", grazie all'impegno di Italia Viva in legge di bilancio. E' con un emendamento voluto dal deputato romagnolo Marco Di Maio e presentato al Senato (dove la "finanziaria" ha iniziato il suo iter ed è stata modificata dal parlamento) dalla senatrice Laura Garavini, che non solo si conferma il milione di euro destinato all'orchestra Luigi Cherubini voluta dal maestro Riccardo Muti, ma si introduce un contributo annuo da mezzo milione di euro da assegnare a 7 complessi giovanili riconosciuti a livello nazionale e attivi senza sosta dal 2018. Tra questi anche l'Orchestra dei Giovani Europei fondata dal maestro Paolo Olmi, molto attiva in Romagna.

"Promuovere la musica e sostenere i complessi strumentali che danno spazio ai giovani - commenta il parlamentare Di Maio - è un obiettivo che lo Stato deve perseguire con forza sempre maggiore. Non sarà questa cifra a promuovere la rivoluzione culturale di cui ci sarebbe bisogno e a soddisfare tutte le esigenze, ma certo è un passo in avanti sostanziale e simbolico, perchè va a istituire un apposito fondo che nei prossimi anni potrà diventare una delle forme attraverso cui dare opportunità ai giovani musicisti italiani. Anche ampliando le risorse disponibili e i soggetti che vi possono accedere".

A livello nazionale, le formazioni strumentali giovanili producono oltre 6 mila giornate di lavoro l’anno e attraverso regolari scritture assicurano lavoro al oltre 300 giovani musicisti. "Ci auguriamo che questo contributo, per il quale ci siamo battuti per primi fin dall'inizio - conclude il parlamentare romagnolo - possa essere l'inizio di una nuova stagione di sostegno concreto e fattivo alla musica, a partire dal sostegno ai giovani che scelgono di intraprendere questa strada. La musica, in particolare quella d'arte, è un tratto distintivo della nostra identità che abbiamo il dovere di valorizzare in modo più consistente". 
 

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