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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pirini (Destinazione): "L'inceneritore va di moda in campagna elettorale"

Il riferimento è al botta e risposta di questi giorni fra l'assessore Bellini ed Hera. Il motivo del contendere sarebbe la presunta accusa ad Hera da parte del Comune di aver presentato piani finanziari sovradimensionati

“La campagna elettorale inizia ufficialmente oggi con la vittoria di Drei alle primarie del PD e subito siamo costretti a rimarcare le distanze da un partito cerchiobottista che, anche nelle sue espressioni cosiddette ambientaliste, non riesce mai a prendere delle posizioni nette”: lo dice Raffaella Pirini, consigliera di Destinazione Forlì.

Il riferimento è al botta e risposta di questi giorni fra l’assessore Bellini ed Hera. Il motivo del contendere sarebbe la presunta accusa ad Hera da parte del Comune di aver presentato piani finanziari sovradimensionati e di aver rallentato l’attuazione dell’estensione della raccolta dei rifiuti Porta a Porta.

“Non solo” - afferma Pirini - “dobbiamo leggere le fantasiose spiegazioni di Hera per dimostrare il loro agire per il bene della comunità e non per il loro interesse di proprietari di inceneritori, che senza rifiuti, guarda caso, sono in perdita (come sarebbe se il Porta a Porta fosse esteso per tutto il territorio comunale), ma assistiamo all’incredibile assunzione di colpa del Comune che afferma di aver lui stesso rallentato l’estensione della raccolta a fine 2012 perchè, a suo dire, completare il progetto entro il 2014 avrebbe comportato un aggravio di spesa non sostenibile per i cittadini”.

“Nessuno vuole far aumentare il carico fiscale sui cittadini di Forlì - replica Pirini - ma è proprio qui la bufala del Porta a Porta forlivese, perchè lasciato in mano ad Hera: il fatto di aver permesso che costasse di più”. Continua la rappresentante in consiglio comunale di DestinAzione Forlì: “In nessun territorio italiano o straniero il sistema domiciliare costa di più. Anzi, costa sempre di meno. Costa di più solo perchè il gestore ha interesse a che ciò avvenga e perchè non ha nessun recupero dal materiale altamente differenziato raccolto. Peccato che a Forlì sembra che solo l’assessore non se ne accorga”.

“Mancava poi l’invito di Hera, ben supportata dalla Regione, di procedere a gara, invece che con un affidamento in house. Il gestore fornisce i dati, controlla se stesso, suggerisce come fare gli affidamenti, suggerisce che il Porta a Porta non va bene… a quando un rientro nei ranghi?”.

Conclude la capogruppo di DestinAzione: “si sarebbe potuto scegliere un gestore diverso a partire dal primo gennaio 2012, ma si è scelta la strada dello scaricabarile (ad Atersir, ad Hera…) per togliersi da una situazione che avrebbe richiesto coraggio e determinazione. In campagna elettorale l’inceneritore torna di moda, vedremo alla prova dei fatti chi manterrà le promesse”.

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