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Inceneritore, Gagliardi (Pdl): "Arriverano i rifiuti anche da fuori citta?"

Stefano Gagliardi, consigliere provinciale del Pdl, vuoole vederci chiaro sulla decisione di Giunta del Comune di Forlì del 18 dicembre, consegnata nell'iter procedimentale relativo al rinnovo dell'AIA dell'inceneritore

Stefano Gagliardi, consigliere provinciale del Pdl, vuoole vederci chiaro sulla decisione di Giunta del Comune di Forlì del 18 dicembre, consegnata nell'iter procedimentale relativo al rinnovo dell'AIA dell'inceneritore. L'iter per il rinnovo dell'AIA dell'inceneritore si deve concludere entro il prossimo mese di aprile, interroga il Presidente del consiglio provinciale per sapere se si consideri ancora vigente il Piano Provinciale Gestione Rifiuti, considerato che quello regionale non è stato ancora adottato e approvato.

Inoltre chiede “se gli scenari presentati dal Comune di Forlì hanno una qualche valenza oppure se siamo nel mondo dei desiderata e a a quale piano è necessario attenersi per le procedure di rinnovo dell'AIA dell’inceneritore”.

Gagliardi ricorda che e che il documento recita tra l’altro: “..di ridurre la quantità massima autorizzata a 70.000 t/anno a partire dal 2014 e a 50.000 t/anno a partire dal 2015 qualora si raggiunga il 60% di raccolta differenziata nel 2014 e il 67% nel 2015………anche nel caso di future variazioni di perimetro di provenienza per le quali si dovrà privilegiare il principio di prossimità ovvero l’area vasta romagnola ……In particolare non saranno trattati rifiuti provenienti da province o comuni che non rispettino il vincolo del 65% di raccolta differenziata…””. Il  Piano Provinciale Gestione Rifiuti della Provincia di Forlì-Cesena è stato approvato il 30.07.2007 con D.C.P. n. 71491/150 ed è efficace dal 29 agosto 2007, data di pubblicazione sul BUR.

Gagliardi premette, inoltre che si è trattato “di un Piano molto discusso, contrastato ed approvato dalla sola maggioranza che, tuttavia, comprendeva al suo interno un punto condiviso da tutti i partiti allora presenti, ovvero, oltre a definire la tipologia ed il complesso degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani da realizzare nel territorio provinciale, imponeva che la gestione dei rifiuti urbani non pericolosi avvenisse all'interno degli ambiti territoriali ottimali (ATO) ovvero entro i confini della nostra provincia  “dimensionamento degli impianti per smaltire, a regime tutti i rifiuti urbani che si producono nel territorio provinciale,  prevedendo quote disponibili solo in caso di emergenza e limitatamente a quanto previsto negli accordi di programma sottoscritti dalla provincia Forlì – Cesena.” - continua il consigliere, ricordando che - sono scomparsi gli ATO provinciali (ed i loro confini)  ed è nata  l’Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, nonchè i contenuti  delle linee di indirizzo del Piano Regionale Gestione Rifiuti, che subentrerà al Piano provinciale, che privilegiano l’utilizzo degli inceneritori per lo smaltimento finale dei rifiuti urbani”

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