rotate-mobile
Politica

Inceneritore Mengozzi, il sindaco: "No all'aumento del carico di rifiuti"

"In vista della Conferenza dei Servizi in programma il prossimo lunedì, l'orientamento di questa Amministrazione è di dare parere negativo all'aumento del carico orario dei rifiuti dell'impianto della ditta Mengozzi" ha detto il sindaco

“In vista della Conferenza dei Servizi in programma il prossimo lunedì, l'orientamento di questa Amministrazione è di dare parere negativo all'aumento del carico orario dei rifiuti dell’impianto della ditta Mengozzi”. Questa la posizione espressa dal Sindaco di Forlì, Davide Drei, in merito alla richiesta presentata dalla ditta Mengozzi di aumentare il carico orario dei rifiuti, passando dagli attuali 4.000 kg/h attualmente autorizzati, a 5.000 kg/h. Il parere contrario dell’Amministrazione è sostenuto dallo studio commissionato dal Comune di Forlì al Dicam, il Dipartimento di Ingegneria Civile Chimica Ambientale e dei Materiali dell'Università di Bologna.

“L’Amministrazione Comunale ritiene, anche in considerazione del principio di precauzione, che tale aumento di carico orario possa essere un elemento di criticità dal punto di vista ambientale e pertanto si esprime in senso negativo” si legge in una nota.

L’EX ASSESSORE BELLINI - “Esprimo grande apprezzamento per la scelta del Sindaco di Forlì di esprimere un netto parere negativo all’aumento di portata dell’inceneritore Mengozzi. Un primo risultato importante per portare chiarezza e “sovranità territoriale”” ha detto l’ex assessore all’ambiente Alberto Bellini. “Questo atto, che può apparire piccolo rispetto alle attese dei cittadini, o punitivo rispetto alle attese dell’azienda, merita alcune riflessioni. Abbiamo (uso il plurale perché avevo dato un contributo diretto nel mio mandato di amministratore) deciso di adottare un metodo semplice e trasparente. Ricevute le analisi e le richieste di cittadini, quartieri e associazioni ambientaliste - cui va riconosciuto il merito di avere da almeno 10 anni cercato di analizzare la situazione oggettivamente - abbiamo chiesto al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna, di asseverare uno dei punti critici dell’impianto di Mengozzi: il dimensionamento della post-combustione. I risultati mostrano che l’impianto non può sostenere portate maggiori, e aprono la via a ulteriori verifiche, che, saranno fatte su basi solide e trasparenti, grazie alla consolidate relazione con il tavolo delle associazioni ambientaliste e l’ordine dei medici. Il diniego significa anche, nel pieno rispetto dell’impresa, che Forlì vuole andare verso il post-incenerimento, ovvero chiede anche a Mengozzi di ridurre la propria attività e non di aumentarla, e di valutare attività alternative nello stesso settore. La libertà di impresa si scontra in questo caso con la volontà di una comunità che non vuole avere a poca distanza dalle proprie abitazioni un’attività insalubre di classe I (ex Art. 216 del testo unico delle Leggi Sanitarie) e ritengo legittimo che l’Amministrazione Comunale e Provinciale possano esprimere la propria sovranità territoriale e rappresentare la volontà dei cittadini.  Confermo l'appello a tutti perché si uniscano intorno al Sindaco che rappresenta la comunità unita verso il post-incenerimento”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inceneritore Mengozzi, il sindaco: "No all'aumento del carico di rifiuti"

ForlìToday è in caricamento