Inceneritori, il Tavolo delle associazioni ambientaliste appoggia i Comuni
Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì (TAAF), appoggia la lettera aperta inviata dagli Enti Locali dell'Emilia Romagna al Governo e contenente proposte per la gestione "post incenerimento" dei rifiuti
Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì (TAAF), appoggia la lettera aperta inviata dagli Enti Locali dell'Emilia Romagna al Governo e contenente proposte per la gestione "post incenerimento" dei rifiuti. Il suddetto appello è stato inoltrato per respingere quanto previsto dall’art.35 del Decreto Sblocca Italia, e cioè l'obbligo per i Comuni dotati di inceneritori di ricevere e smaltire i rifiuti provenienti da ogni parte d' Italia. Sarebbero così vanificati i tentativi degli Enti Locali di giungere al più presto alla riduzione progressiva ed infine alla definitiva abolizione dell'incenerimento. L'assunto del governo è invece questo: l'Italia è indietro perché mancano gli inceneritori. Evidentemente il Governo non conosce l'insieme delle norme dell'Unione Europea che puntano esattamente nella direzione opposta e cioè al massimo riuso e riciclo del materiale post consumo, al fine di diminuire lo sperpero di materie prime, ridurre l'inquinamento e tutelare la salute pubblica. L'industria del riuso, della raccolta differenziata domiciliare a tariffa puntuale e del riciclo consente anche di attivare sia un risparmio economico che un aumento occupazionale, come dimostrano le esperienze più evolute sia a livello nazionale che internazionale, nel massimo rispetto dell’ambiente e della salute. La volontà del Governo, punta solo a tutelare gli interessi delle grandi multiutility che hanno fondato il loro profitto sugli inceneritori, a prescindere dal danno provocato alla collettività, oltretutto con un livello occupazionale molto inferiore a quello che la nuova economia post incenerimento potrebbe attivare. Gli Enti Locali dell'Emilia Romagna "propongono, in alternativa, un piano nazionale di incentivi e sussidi per raccolta differenziata di qualità e impianti di recupero materia", sostenendo che "la vera spending-review è il post incenerimento, poiché aumentare il riciclo del 15% si traduce in una riduzione costi diretti e indiretti pari a 600 milioni di euro ogni anno". Occorre conseguentemente , che gli inceneritori siano dismessi e sostituiti , all'interno di una pianificazione nazionale, da impianti di recupero, con incentivi economici e fiscali per i territori con i migliori risultati di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata , riuso e riciclo. Il TAAF, contribuendo a promuovere le leggi di iniziativa popolare, sia regionale che nazionale, volte a consentire la transizione ad un sistema post incenerimento, sta svolgendo coerentemente la sua azione di supporto agli Enti Locali per raggiungere gli obiettivi contenuti nell’appello al Governo.