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Incontro sull'Ausl Unica, Casara (Nf): "Non si sa ancora cosa sarà"

Giovedì si è svolto nel Salone Comunale di Forlì un seminario sullo stato di avanzamento del processo di uniificazione dell'Ausl di Romagna, destinato solamente ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri dei comuni del distretto forlivese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Giovedì si è svolto nel Salone Comunale di Forlì un seminario sullo stato di avanzamento del processo di uniificazione dell'Ausl di Romagna, destinato solamente ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri dei comuni del distretto forlivese. Oltre  al direttore generale Des Dorides, erano presenti  il direttore sanitario Spagnoli e il direttore amministrativo Iacovillo, entrambi di recente nomina. Una convocazione ristretta, (alla quale non hanno potuto partecipare neppure gli organi di stampa) proiezioni di slide,modalità seminariale con spazio molto limitato alle domande, non mi  è sembrata la scelta migliore per un confronto partecipativo. Mi auguro vivamente che a seguito degli incontri previsti con gli altri distretti, - immagino organizzati con lo stesso format,- si possa poi entrare nel vivo del dibattito coinvolgendo tutta la cittadinanza che ad oggi chiede spiegazioni. Nell'incontro sono stati ribaditi gli obiettivi di mandato, le fasi del percorso, la ricerca di integrazione, il ruolo dei distretti socio sanitari quale organo di decentramento, nell'ottica di una amministrazione sempre più efficiente e vicina al cittadino. Tante belle parole, ma nella pratica e sulla base di dati oggettivi sembra si vada in direzione opposta e non si sa ancora cosa sarà questa nuova Ausl unica e cosa produrrà. Insomma una raffica di parole chiave, concetti astratti, mappe concettuali che più che spiegare, stordiscono. Anche il recente documento " linee di indirizzo per l'adozione dell'atto aziendale",  rimane un insieme di principi generali e teorici, completamente disancorato dagli indirizzi posti dalla legge regionale così come gli atti organizzativi fino ad oggi proposti, che rispondono a criteri di accentramento istituzionale e si riflettono negativamente sui cittadini-utenti. Sarebbe opportuno e prudente che in questo momento difficile anche per la nostra sanità, dovuto a tanti problemi, tagli continui ,riduzione del personale, limiti di assunzione, blocco dei concorsi per i primari, stabilizzazione dei precari, evidenziati anche da Des Dorides, i processi decisionali venissero ben ponderati e non calati dall'alto.  Le risposte che mi sono state fornite quindi sono parziali, troppo generiche e poco pragmatiche. I rappresentanti politici dei territori, in questo smarrimento burocratico-aggiunge Casara- chiedono altro.

Paola Casara, consigliera comunale gruppo consigliare Noi Forlivesi

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