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Infrastrutture, Rondoni (Pdl): "Mancano programmi, Forlì rischia l'isolamento"

«Forlì rischia l'isolamento per mancanza di progetti sui futuri programmi, sulle infrastrutture e quindi il relativo scollegamento dalle città della Romagna e dell'Italia». Lo afferma Alessandro Rondoni, capogruppo Pdl,

«Forlì rischia l’isolamento per mancanza di progetti sui futuri programmi, sulle infrastrutture e quindi il relativo scollegamento dalle città della Romagna e dell’Italia». Lo afferma Alessandro Rondoni, capogruppo Pdl, che interverrà martedì in Consiglio Comunale con un question time per avere chiarimenti sul progetto Via Emilia bis e sullo sviluppo infrastrutturale del nostro territorio e i relativi collegamenti viari con Cesena e le altre città della Romagna.

«Forlì - aggiunge Rondoni - rimane così tagliata fuori anche dai futuri nuovi percorsi europei del Corridoio Baltico-Adriatico, dal collegamento previsto dal nord Europa all’Italia, con la direttrice Mestre-Ravenna-Cesena-Orte, con il raccordo E45-E55, e dal nuovo “Polo del freddo” dell’agroalimentare di Cesena. Vi sono poi programmi presentati da anni ancora in attesa di valutazione da parte dell’Amministrazione Comunale, come il Progetto Sistema che prevede il collegamento del porto di Ravenna con l’aeroporto di Forlì e lo scalo merci di Villa Selva, con grave ritardo nella progettualità delle infrastrutture. Il documento di programmazione regionale “Prit 2020”, poi, esclude la provincia di Forlì-Cesena dalla realizzazione di grandi opere infrastrutturali e viarie. Da tempo è stato pure sospeso il progetto di ammodernamento della strada statale 67 Tosco-romagnola, per il collegamento Tirreno-Adriatico congiungendo Ravenna, Forlì e Firenze, e nel corso dei decenni non sono migliorati nemmeno i collegamenti di Forlì con il mare».

Rondoni poi osserva: «Occorre capire quali siano le scelte, i progetti della Giunta dei prof, che non possono solo dire dei no allo sviluppo ma devono far conoscere alla città quali eventuali programmi alternativi pensano di attuare. Forlì non può ridursi così, senza collegamenti, in nome della decrescita felice e di una malintesa ed ideologica opzione ambientale. Con equilibrio di risorse nell’uso rispettoso del territorio, chi amministra ha però il dovere di pensare al futuro della nostra città».

Martedì, alle ore 12, inoltre, Rondoni incontra i cittadini al Rondo Point (corso della Repubblica angolo piazza Saffi) per rispondere alle loro domande, per illustrare gli interventi che farà in Consiglio Comunale e quanto è emerso alla convention politica di “Italia Popolare” cui ha partecipato domenica 16 dicembre a Roma al Teatro Olimpico.

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