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Alta pressione e emergenza smog, 36 sforamenti di pm10: l'appello dei Verdi a Drei

. I Verdi hanno segnalato "la presenza nell’aria della città di sostanze maleodoranti che provocavano anche irritazione agli occhi e alle mucose"

Con l'alta pressione e la scarsa ventilazione, l'aria è sempre più stagnante. Negli ultimi 14 giorni per ben 10 volte sono stati superati i limiti di pm10 fissati dalla legge in 0,50 microgrammi per metro cubo. Complice l'anomalia meteorologica di novembre e dicembre, gli sforamenti sono stati ben 36, mentre la stazione Forlì-Hera ne ha registrati 46. I limiti per l’ozono sono stati superati 48 volte contro le 25 consentite. I Verdi hanno segnalato "la presenza nell’aria della città di sostanze maleodoranti che provocavano anche irritazione agli occhi e alle mucose. A fronte di un forte odore di cloro o di qualche altro acido che durante le ore del giorno si diffonde in gran parte dei quartieri, le segnalazioni fatte ad Arpa sortiscono risposte risibili che trattano il fenomeno come se dipendesse dallo spargimento agronomico delle deiezioni animali".

Continuano i Verdi rivolgendosi al sindaco Davide Drei: "A dicembre i campi sono arati e seminati da tempo e i motivi sono altri ma sembra che non esserci la volontà ne l'interesse a identificare le fonti dell'inquinamento aggiuntivo. In tutta la nostra pianura, per effetto di un fenomeno stranoto denominato inversione termica tutti i fumi, le polveri, ciò che viene prodotto dai gas di scarico delle auto, dagli inceneritori, dagli impianti industriali e dal riscaldamento ristagna e minaccia la nostra salute. Sono stati lanciati allarmi a livello internazionale ed europeo, il nostro territorio è stato individuato sia dalla Nasa sia dall'Agenzia Europea Ambiente, che hanno reso pubblici rapporti sull'analisi a scala continentale dei livelli dei principali inquinanti presenti nell'aria come uno dei più inquinati del Pianeta".

"L'Italia è al primo posto nella classifica di decessi per inquinamento e la Pianura Padana è l’area con la maggiore concentrazione di inquinamento e di conseguenza col più alto tasso di mortalità per gli effetti dell’inquinamento - proseguono i Verdi -.  Forlì non si sottrae a questa sorte, non è l’isola felice che qualcuno si ostina a favoleggiare. Sono urgenti delle azioni per contrastare questi fenomeni.  Faccia qualcosa, lo faccia subito, non possiamo aspettare oltre. L’immobilismo è deleterio. Se non sa bene cosa, dato che purtroppo è del tutto assente nella sua amministrazione una qualunque politica legata alla qualità dell’aria, faccia almeno qualcosa di simbolico, ma lo faccia, non possiamo rassegnarci all'indifferenza davanti all'impressionante serie di giornate con un aria che porta veleni nei polmoni dei cittadini, dei più piccoli in particolare, oltre le soglie ammesse".

"Cambi verso, abbandoni subito i provvedimenti con cui ha improvvidamente aperto la città alle auto, mettondo addirittura i parcheggi gratis in centro per assecondare i commercianti, un vero e proprio incitamento all'uso del mezzo privato e all'inquinamento - attaccano i Verdi -. Cambi strategia nei confronti dei due inceneritori e utilizzi finalmente, invece di limitarsi ad osservazioni di natura impiantistica, gli innegabili aspetti di minaccia per la salute umana per contrastarne l'ampliamento e la trasformazione. Nelle altre città stanno provando a correre ai ripari, persino nella disastrata Roma hanno adottato le targhe alterne mentre a Bologna l'isola pedonale è stata estesa ai corsi principali nei fine settimana. A Cesena le telecamere controllano i varchi e c’è perfino un efficace sistema di navette . A Forlì invece sono in vigore dal 1 ottobre limitazioni nel perimetro urbano a una serie di autoveicoli, che però nessuno controlla. Così vediamo vecchi rottami di auto girare indisturbati per la città sbuffando idrocarburi incombusti  e sputando nuvole di fumo. E’ doveroso, è obbligatorio cambiare direzione. Ricordi almeno quello che ha scritto nel suo programma che così recita : " ... avviare un futuro meno legato alle automobili, più ecologico e sostenibile, che si realizzi attraverso l’utilizzo del trasporto pubblico e una fitta rete di percorsi ciclabili ...", ci provi, almeno ci provi, non confidi in qualche improbabile brezza capace per un po’ di fare scendere per poco, come ieri, il livello delle polveri sottili".

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