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Italia Viva si astiene sul bilancio del Comune: "No alla logica dello scontro frontale"

“Le battaglie frontali non portano ad alcun risultato concreto: sono fermamente convinto, come lo è Italia Viva, che occorra adottare un nuovo metodo di discussione dove si sviluppi un'idea di crescita e benessere della città

“Le battaglie frontali non portano ad alcun risultato concreto: sono fermamente convinto, come lo è Italia Viva, che occorra adottare un nuovo metodo di discussione dove si sviluppi un'idea di crescita e benessere della città. E’ uno sforzo che dovrebbero fare tutti gli attori istituzionali ad ogni livello, da quello nazionale fino al comunale”: sono queste le parole del consigliere di Italia Viva Massimo Marchi che spiegano il voto di astensione sul bilancio di previsione del Comune di Forlì, targato dal sindaco Zattini.  

Spiega Marchi: “Nel bilancio votato lunedì sera in Consiglio comunale a Forlì è previsto il completamento di molte opere i cui interventi sono iniziati nelle passate legislature. Perché, bisogna dirlo, la Giunta Zattini ha ereditato un cospicuo patrimonio, sia in termini economici che di opere già progettate e solo da completare. L'avvio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e la riapertura dell'aeroporto sono solo due tra i tanti esempi che si potrebbero fare. Non sono mai stato e non intendo diventare, quel Consigliere che, a prescindere, vota contro le delibere proposte in Consiglio anche se siedo nei banchi della minoranza. Non è nella mia indole e soprattutto non è nello spirito che anima il mio partito, Italia Viva. Astenersi su un Bilancio di previsione per il 2021-2023 significa dare una possibilità a questa Amministrazione e, mi auguro, anche alle opposizioni: aprire una nuova fase di confronto politico, costruttiva, in cui l'appartenenza di partito fa un passo indietro a favore di una collaborazione concreta e reale nell'interesse della nostra comunità”.

Per Marchi: “In questa situazione di pandemia, con emergenze sanitarie, economiche e sociali senza precedenti, non possiamo chiedere a Roma la collaborazione dell’opposizione, e a Forlì (dove siamo noi la minoranza) attaccare pregiudizialmente e a testa bassa. La mia astensione (e non un voto a favore) nulla ha a che vedere con il giudizio politico nei confronti dell'Amministrazione Zattini, che resta negativo. Il mio, il nostro obiettivo è aprire un dialogo costruttivo che fino ad ora non c’è stato per le chiusure di una parte e dell’altra.  Se devo scegliere da che parte stare, oltre che naturalmente l’ambito democratico e riformista, starò sempre dalla parte di chi prova a risolvere i problemi piuttosto che limitarsi ad indicarli. Poi torneremo a dividerci, a scontrarci, a polemizzare, a difendere i colori dei nostri partiti: le campagne elettorale, passate e future, sono lontane. Ci sono le condizioni per un lavoro comune che coinvolga tutti coloro che vogliono porsi in maniera costruttiva: e l'ho voluto sottolineare con la mia astensione. Ora si tratta di vedere se c'è anche la volontà concreta di farlo: da parte dell'Amministrazione e da parte dell'opposizione. Noi ci siamo”.

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