rotate-mobile
Politica

"L'8 marzo contro la disparità di genere e la precarietà delle donne"

"C'è ancora tanta strada da fare nella lotta alle discriminazioni e alle violenze di cui le donne sono ancora oggi oggetto. Unite, si cammina meglio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Celebrare l'otto marzo 2021, al termine di un anno così particolare, credo che imponga una riflessione seria e approfondita sulla ricaduta sociale ed economica a lungo termine sull'uguaglianza di genere, che rischia di gettare tante donne e ragazze di tutto il mondo sotto la soglia di povertà. Nell'unione Europea, sono 49 milioni le persone impiegate nel settore sanitario, di questi ben il 76% sono donne. Le donne sono la grande maggioranza della forza lavoro nei servizi essenziali rimasti aperti durante la pandemia, che vanno dalla vendita nel commercio all’assistenza all'infanzia. Nell'Ue, le donne rappresentano l'82% di tutte le persone addette alle casse e il 95% delle persone impiegate nei lavori domestici e assistenziali.

Circa l'84% delle donne lavoratrici tra i 15 e i 64 anni sono impiegate nei servizi, compresi quelli più colpiti dalla crisi Covid-19 e che stanno affrontando numerose perdite di posti di lavoro. Le donne con il lockdown, hanno spesso dovuto combinare il telelavoro e la cura dei bambini, della famiglia o degli anziani. Viceversa, ancora troppe sono le donne fuori dal mondo del lavoro o impiegate in larga parte nell'economia informale, caratterizzata da minori diritti sul lavoro e protezione sanitaria e dall'assenza di altri benefici fondamentali.

Come se non bastasse, la pandemia ha visto un'escalation della violenza contro le donne. Ogni settimana, circa 50 donne nell'Unione Europea, perdono la vita a causa della violenza domestica nell'Ue, un trend che è aumentato enormemente durante le chiusure. Con le restrizioni, è inoltre diventato più difficile per le vittime ottenere aiuto. Allo stesso tempo, il sempre più largo uso di internet durante la pandemia ha aumentato la violenza di genere online e il numero di abusi sessuali online dei bambini e, in particolar modo, delle ragazze. Per tutti questi motivi c'è ancora tanta strada da fare nella lotta alle discriminazioni e alle violenze di cui le donne sono ancora oggi oggetto. Unite, si cammina meglio".

Elisa Massa, vice presidente del Consiglio Comunale di Forlì

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"L'8 marzo contro la disparità di genere e la precarietà delle donne"

ForlìToday è in caricamento