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L’Agorà democratica sulla Montagna forlivese: il calo di popolazione preoccupa

Sono due gli incontri organizzati, che hanno visto la presenza di oltre 40 persone provenienti da tutti i comuni montani del comprensorio

Continua l'attività dell'Agorà democratica sulla Montagna forlivese, nata lo scorso 21 novembre e composta per il 50% anche da persone non iscritte al Pd. Sono due gli incontri organizzati, che hanno visto la presenza di oltre 40 persone provenienti da tutti i comuni montani del comprensorio. "L’Agorà vuole essere un luogo di analisi, di elaborazione, di confronto e di proposte collettive in una logica non isolazionista rispetto al resto del territorio - spiega il coordinatore Enzo Valbonesi -. Purtroppo quasi tutte le montagne italiane, salvo quelle del Trentino-Alto Adige, stanno continuando a perdere popolazione, soprattutto quella giovanile".

"Per fermare questo processo servono a poco i proclami dal sapore un po’ retorico che ultimamente si levano da molte parti e non bastano i provvedimenti spot. Occorre una “terapia d’urto” di scala nazionale fatta di forte defiscalizzazioni del lavoro, di infrastrutture, di servizi, di scuola per evitare che i nostri borghi cessino di essere comunità minimamente vitali - prosegue -. Come sempre non è un problema di risorse pubbliche che mancano ma è  l’assenza di una netta e lungimirante volontà politica . Il cambio climatico che rende sempre meno vivibili le pianure e le città  e le risorse naturali, irriproducibili e non delocalizzabili, che la montagna detiene sono per certi versi un “vantaggio” che può fare della montagna uno degli assi strategici per un nuovo sviluppo particolarmente per un paese come il nostro".
 

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