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"L’epilogo dell’Aeroporto era annunciato da anni"

L’epilogo dell’Aeroporto era annunciato da anni, oggettivamente Forlì non poteva permettersi uno scalo con quelle caratteristiche"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

L’epilogo dell’Aeroporto era annunciato da anni, oggettivamente Forlì non poteva permettersi uno scalo con quelle caratteristiche, ma la visione di uno sviluppo economico distorto, ha portato ad una situazione paradossale: sono stati investiti milioni di euro e SEAF oggi è costretta a chiudere. Sia centrodestra che centrosinistra, invece di guardare concretamente ad un rilancio economico adatto al territorio forlivese, hanno perseguito personali manie di grandezza, lontane dalla realtà e da una visione di lungo periodo. Dal PD alla Lega Nord, dal PDL all’UDC, tutti hanno insistito affinché l’utilizzo dell’Aeroporto andasse avanti così com’era, ovviamente con i soldi dei cittadini. Si sono sperperati 40 milioni di euro e i risultati sono inequivocabili: è stato un fallimento. Ora, è urgente salvaguardare i posti di lavoro rilanciando la mobilità sostenibile, anziché pensare di privatizzare Start Romagna, e potenziando i collegamenti ferroviari. Occorre aumentare il trasporto urbano – ripensandolo unitariamente tra Forli e Cesena, ormai unica area metropolitana – ed extraurbano in modo da sostituire adeguatamente gli spostamenti privati. Le reti di interconnessione, a partire da quella Internet, sono diventate una precondizione per lo sviluppo e per incentrare l’attrattiva del territorio sulla qualità della vita, unica vera risorsa che abbiamo. In generale, è giunto il momento di capovolgere la nostra idea di investimento, passando da opere infrastrutturali che deteriorano la qualità del territorio, a tutelare l’unico vero capitale in grado di garantire il nostro futuro economico: quello umano. È fondamentale, perciò, attivare immediatamente, con le risorse risparmiate dall’aeroporto, dei percorsi per favorire lo sviluppo delle Scuole di volo, dell’Istituto Tecnico Aeronautico e dell’Università, insomma, occorre creare le condizioni “ambientali” ed economiche per rendere conveniente e vantaggioso l’avvio di nuove imprese collegate al Polo tecnologico forlivese. Sfruttiamo un fallimento annunciato per riconvertire il nostro sviluppo e rilanciare la nostra economia, guardando al futuro.

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