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L'ex Pini sfida Salvini e tenta di ridare vita alla storica Lega Nord

L'ex deputato leghista Gianluca Pini ha presentato un ricorso al tribunale di Milano per chiedere la convocazione del congresso federale della Lega Nord

L'ex deputato leghista Gianluca Pini ha presentato un ricorso al tribunale di Milano per chiedere la convocazione del congresso federale della Lega Nord, il partito fondato da Umberto Bossi nel 1991, e progressivamente divenuto una sorta di 'scatola vuota', perche' sostituito nelle funzioni politiche dalla Lega Salvini premier, a partire dal dicembre 2017. Percorso ufficializzato il 12 dicembre 2019, data del congresso di Milano che ha sancito le dimissioni di Matteo Salvini da segretario della Lega Nord (resta segretario della Lega Salvini premier) e la nomina del deputato Igor Iezzi a commissario federale del 'vecchio' partito. "Pur essendo abbondantemente decorso" il termine di 180 giorni dalle dimissioni di Salvini, fa notare Pini nel ricorso, "il commissario federale, a tutt'oggi, non ha provveduto alla convocazione del congresso federale straordinario cosi' come in effetti era statutariamente tenuto".

"Il commissario federale rimaneva del tutto inadempiente anche a fronte dell'intimazione, da parte dell'odierno ricorrente, che in data 30/9/2020 lo sollecitava a dar corso al Congresso", ricorda l'ex dirigente leghista citando un suo precedente ricorso. "Ancora a tutt'oggi, a distanza di oltre due anni, il Congresso non risulta convocato", si sottolinea nell'istanza, presentata in tribunale venerdi'. "Gli odierni ricorrenti ricorrono all'Ill.mo Tribunale affinche' voglia, ai sensi dell'art. 20 c.c., in via d'urgenza, disporre, la convocazione del congresso federale straordinario, al fine di procedere alla nomina del consiglio federale e del segretario federale. Sussistono presupposti del fumus e del periculum in mora", denuncia Pini. "Si consideri, come anticipato piu' sopra, che e' lo stesso statuto, all'art. 13, ad imporre la convocazione del congresso federale nel termine perentorio di 180 giorni dalle dimissioni del segretario federale, ora, tenuto conto che queste si sono perfezionate il 21/12/2019, il suddetto termine risulta spirato al 20/6/2020 senza che, a tutt'oggi, si sia dato corso ad un tale adempimento". (Agenzia AGI)

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