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L'ex presidente Fratto: "E' giusto che i consiglieri provinciali tornino a chiamarsi assessori"

"Trovo corretto che venga reintrodotta l'indennità di carica anche per i consiglieri provinciali che torneranno a chiamarsi assessori"

In vista delle elezioni provinciali arriva la riflessione di Gabriele Antonio Fratto ex presidente della provincia di Forlì Cesena, che tocca vari temi. "Tra le novità previste - scrive - dal disegno di legge di aggiornamento e coordinamento della disciplina legislativa in materia di enti locali giudico in maniera positiva l'iniziativa parlamentare volta a mettere mano alle indennita' di carica degli amministratori comunali e provinciali. Questi, mentre gestiscono attività e funzioni che comportano gravose responsabilità che possono incidere anche in ambiti personali, vengono considerati da un certo modo di fare e di intendere la politica senza la necessaria dignità, contando sul "quasi a costo zero".

Prosegue Fratto: "Il risultato di questo modo di pensare alla politica e della politica è sotto gli occhi di tutti:  amministratori comunali chiamati, per quasi un decennio, a svolgere contemporaneamente e gratuitamente duplici o triplici incarichi nei loro Comuni, nelle Unioni e nelle Province, con il rischio, mai calcolato abbastanza, di trovarsi coinvolti, loro malgrado, in procedimenti legali.  Le norme statali approvate in questi ultimi anni hanno portato a situazioni aberranti, addirittura oggi è difficile trovare uomini e donne di buona volontà da candidare alle elezioni locali. Molto spesso i pochi valorosi che sono disponibili sono o pensionati, con più tempo libero e con un loro reddito, o giovani disposti ad affrontare l'esperienza con l'energia, la determinazione e la passione dettata dall'età. Tutto ciò rappresenta un vulnus per la politica, soprattutto locale, perché non riesce a intercettare la stragrande maggioranza della società civile che potrebbe validamente contribuire, supportando i primi, ad un più completa rappresentatività dell'elettorato e al rinnovamento della politica".

"A onor del vero - argomenta ancora l'ex presidente della Provincia - va ricordato che per i Sindaci-Presidenti di Provincia, da Gennaio 2020, era già stato previsto un correttivo sulla indennità di carica, escludendo però chiaramente dai benefici i consiglieri provinciali, che, dovendo necessariamente essere anche consiglieri comunali, ancora oggi si trovano a ricoprire due incarichi del tutto gratuitamente. Chi lo farebbe? È giusto che sia così? Ma, soprattutto, con i vigenti provvedimenti è migliorata la classe dirigente amministrativa? Trovo, quindi, corretto che venga reintrodotta l'indennità di carica anche per i consiglieri provinciali che torneranno a chiamarsi assessori".

Conclude Fratto: "Se vogliamo che l'Italia dia il meglio anche nella sua classe dirigente politica e amministrativa oltre alle necessarie e non più prorogabili riforme, dobbiamo poter dare il giusto valore ed il corretto sostegno finanziario a chi è chiamato a ricoprire fondamentali cariche locali, che come è stato in passato, possono davvero fare la differenza per le comunità da loro amministrate".

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