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La manifestazione delle camicie nere, la premier Meloni: “È distante da me”

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi fa una distinzione col rave party che si è tenuto in questi giorni a Modena: quella di Predappio “è una manifestazione che si svolge da tanti anni, è una cosa diversa"

Non si spengono gli echi sulla manifestazione di domenica scorsa a Predappio, dove circa 2mila persone si sono radunate  per ricordare il centenario dalla marcia su Roma, l'evento che - tra il 27 e il 31 ottobre 1922 - diede avvio alla dittatura fascista in Italia. La manifestazione di Predappio ''politicamente è una cosa distante da me in maniera molto significativa'', ha detto la premier Giorgia Meloni. Dal titolare del Viminale e dal Governo il presidente del M5S, Giuseppe Conte, chiede “una parola chiara sulla sfilata delle 2mila camicie nere di Predappio, dove inni fascisti e braccia tese hanno evidenziato - qualora ve ne fosse bisogno - la labile linea di confine che divide la 'nostalgia' dall'apologia".

Sul punto, in particolare, si è espresso il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, facendo una distinzione col rave party che si è tenuto in questi giorni a Modena: quella di Predappio “è una manifestazione che si svolge da tanti anni, è una cosa diversa. Sul rave party c'era la denuncia del proprietario". Inoltre, il ministro ha sottolineato che la manifestazione nel paese natale di Benito Mussolini "viene gestita con i canoni dell'ordine pubblico", a differenza di quanto accaduto in quel raduno abusivo ed estemporaneo avvenuto Modena.

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