"La nuova maxi-delibera urbanistica? Al passo col passato anziché col futuro"
"Come gruppo Parents For Future Forlì abbiamo seguito con interesse la discussione all’interno del Consiglio Comunale relativa alla maxi-delibera urbanistica, dovendo però assistere con sconcerto a ragionamenti appartenenti al passato"
Come gruppo Parents For Future Forlì abbiamo seguito con interesse la discussione all’interno del Consiglio Comunale relativa alla maxi-delibera urbanistica, dovendo però assistere con sconcerto a ragionamenti appartenenti al passato. E’ senz’altro vero che quanto è stato autorizzato lunedì è stato possibile grazie a un quadro normativo (comunale e regionale) pre-esistente, e che quindi sulla carta non sono stati aggiunti nuovi terreni edificabili. Nei fatti però viene data la possibilità di riempire di cemento 58 ettari di Terra che potevano rimanere semplice terreno agricolo.
Le autorizzazioni sono state concesse in base al vecchio Poc, che prevedeva che alla sua scadenza (giugno 2021) i terreni dichiarati edificabili dovevano tornare agricoli in assenza di manifestazioni di interesse. Dalla normativa regionale, questo termine, invece, è fissato per la fine di quest’anno. Il Comune, dunque, invece di lasciare scadere il Poc, questa primavera è intervenuto, prorogando la possibilità di manifestare l’interesse, con un apposito bando, lodato fra l’altro dai consiglieri di maggioranza per i suoi criteri all’avanguardia della eco-sostenibilità. Dando una prima occhiata ai vari requisiti del bando, è vero che ne conteneva alcuni che possono essere considerati eco-sostenibili, come ad es. la messa a dimora di alberi come azione compensativa, che però nel 2021 non ci sembrano essere all’avanguardia ma semplicemente il minimo indispensabile se si vuole andare verso a una società più sostenibile.
Inoltre, una buona parte di requisiti contenuti nel bando erano facoltativi e, quindi, chi presentava la domanda poteva anche scegliere di non aderire a nessuno di quelli inerenti all’ eco-sostenibilità, ma optare per misure appartenenti ad altri ambiti, come ad es. il contrasto alla criminalità. Contenuti nel bando, inoltre, c’erano anche i requisiti cogenti che si rifanno soprattutto al progetto sos4live, che sono certamente importanti, ma come abbiamo già sottolineato in passato, con l’obiettivo di zero consumo di suolo al 2050, completamente insufficienti. Tralasciando però i dettagli del bando citato, quello che ci ha lasciato veramente con l’amaro in bocca è che l’impegno preso all’interno della delibera approvata all’unanimità dallo stesso Consiglio il 31 luglio del 2019 di "assegnare la massima priorità al contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’Amministrazione comunale, tenendo presente gli effetti che questa comporterà sul clima” è stato ancora una volta disatteso.
Se la lotta contro il cambiamento climatico fosse davvero una priorità per i nostri amministratori, sarebbe stato sufficiente fare decadere il Poc come stava succedendo, puntando tutti gli sforzi sull’elaborazione di un nuovo Pug veramente al passo dei tempi, nel quale sviluppo economico e posti di lavoro non equivalgono a nuovo cemento, ma al riuso e alla riqualificazione del suolo già edificato. Quello che ieri è stato approvato, è quindi ancora una volta ancorato al passato, a normative vecchie, andando avanti col business as usual, usando parole come “criteri di eco-sostenibilità” come se fossero una bacchetta magica. Per quanto riguarda l’elaborazione del nuovo Pug ci auguriamo vivamente di essere interpellati assieme a alle ragazze e ai ragazzi Fridays For Future e tutte le altre numerose realtà del territorio che realmente sono interessate a rendere la Forlì del futuro una Forlì vivibile, resiliente agli effetti del cambiamento climatico e ad impatto zero, e che la tanta dichiarata "ecosostenibilità" non si trasformi, come detto da Greta Tumberg, in un nuovo bla bla bla... Non c'è più tempo per questo.
Parents For Future Forlì