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"La sanità regionale un cavallo di razza"

"La vigilia di Natale è accompagnata da due notizie, una è la nomina del Direttore Generale dell’Ausl unica e l’altra la non ricandidatura a Sindaco di Roberto Balzani"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"La vigilia di Natale è accompagnata da due notizie, una è la nomina del Direttore Generale dell’Ausl unica e l’altra la non ricandidatura a Sindaco di Roberto Balzani. Dice Balzani che “la Regione deve rendersi conto quando silura uno dei suoi cavalli di razza” (sic!) e viene spontaneo ricondurre questa forma espressiva all’elevato livello sanitario che la Regione Emilia Romagna è riuscita a costruire in tanti anni di impegno politico e programmatico per la crescita e lo sviluppo sociale del nostro territorio regionale.

Ed è per questo che, ancora una volta, ciò che amareggia e preoccupa all’avvio della più grande azienda pubblica del Paese è l’incertezza di cosa succederà ai nostri presidi sanitari , alla disponibilità di posti letto, alla gestione del personale , al diritto alla salute del cittadino. E’ difficile non condividere con il Sindaco la critica su una strategia regionale che non ha posto particolare attenzione al territorio forlivese, ne sono la prova l’esito della vicenda del nostro Aeroporto, della Fiera ed ora la Sanità pubblica. Non è campanilismo, è semplicemente rivendicare che la Regione eserciti il ruolo equilibratore di uno sviluppo economico e sociale di tutto il territorio, ma una più equilibrata politica regionale deve sapersi accompagnare con un’altrettanto incisiva presenza ai tavoli di confronto e decisionali.

Sinistra Ecologia Libertà non ha votato la delibera di costituzione della nuova Ausl unica perché priva di contenuti certi di bilancio e di ipotesi organizzativa e, nei mesi che ne hanno preceduto il voto in consiglio regionale, ha cercato di essere uno dei soggetti con cui aprire un confronto più incisivo e partecipato. Non bastano le prese di posizione individuali per vincere le battaglie, ma soprattutto non serve denunciare in modo certamente eclatante ma tardivo, un percorso accompagnato per mesi anche dal nostro stesso Sindaco, senza avere egli stesso ricercato confronto e condivisione con i tanti soggetti che nel nostro comprensorio da anni si sono mobilitati per una riflessione più profonda e attenta di quanto stava succedendo alla nostra sanità pubblica.

Il nostro cavallo di razza da salvaguardare è uno dei diritti più importanti delle cittadine e dei cittadini per cui, ora che tutto è avviato , auspichiamo che a breve venga presentato il bilancio della grande Ausl e il piano organizzativo . In quell’occasione la politica dovrà dire la sua , cavalli di razza e non".

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