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La Tares diventa 'buona': fondi per un distretto del riciclo forlivese

Lo afferma l'assessore all'Ambiente, Alberto Bellini: "Utilizzare la leva fiscale delle tariffe, ora tassa, sui rifiuti per generare occupazione e nuove attività produttive"

L'Amministrazione Comunale ha presentato un piccolo ma importante mosaico per lo sviluppo della città e del comprensorio forlivese. L'idea è semplice, ma potenzialmente rivoluzionaria. Lo afferma l'assessore all'Ambiente, Alberto Bellini: “Utilizzare la leva fiscale delle tariffe, ora tassa, sui rifiuti per generare occupazione e nuove attività produttive. Il debito accumulato impedisce di utilizzare risorse pubbliche per promuovere lo sviluppo, e la leva fiscale tariffaria è uno strumento da utilizzare con decisione”.

Complessivamente i cittadini dei 15 Comuni del comprensorio forlivese spendono ogni anno oltre 26 milioni di euro per la tassa sui rifiuti, senza considerare l'addizionale sui servizi indivisibili, che verrà trasferita allo stato. Circa metà di questa cifra viene spesa per lo smaltimento e l'avvio al recupero. Il progetto prevede la realizzazione di un’agenzia di secondo livello che organizzi e programmi il servizio di raccolta rifiuti per promuovere recupero di materia e riduzione della produzione dei rifiuti. “Questi obiettivi si possono ottenere,  - sostiene Bellini - mantenendo invariato il costo totale, aumentando la quota di spesa di personale e riducendo i costi di smaltimento e di avvio a recupero. In sintesi, il rifiuto diventa una risorsa, che viene curata con maggiore attenzione, e viene valorizzata economicamente. Una proposta economica, prima che ambientale, una proposta che non è contro qualcuno, ma per una nuova gestione e governance dei servizi pubblici locali”.

Realizzare un distretto del riciclo nel territorio forlivese è una conseguenza naturale di questa scelta, “uno strumento per promuovere occupazione e sviluppo economico in maniera coerente con la strategia Europa 2020, che pone tra le sue priorità il recupero di materia per realizzare un uso razionale delle risorse naturali. Inoltre, i vantaggi ambientali in termini di minori emissioni e impatti sono confermate dai risultati e dalle analisi scientifiche”, spiega.

La forma e i modi della realizzazione di questa proposta verranno definiti nei prossimi mesi, in accordo con le norme regionali e nazionali e i territori  vicini. “Il progetto – continua l'assessore -  è coerente con le azioni svolte dall'Amministrazione nel suo mandato e rappresenta il mosaico complessivo:progetto di raccolta domiciliare dei rifiuti; sviluppo di impianti di produzione da energia rinnovabile, e in particolare il campo solare termico per la realizzazione del teleriscaldamento solare; legge di iniziativa popolare per i rifiuti, che propone meccanismi economici di incentivazione per la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata di qualità; proposte per il piano regionale gestione rifiuti, accolte e condivise dai Comuni di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Tali proposte, delineano la strategia per il prossimo futuro: recupero di materia e non recupero di energia. La strategia prevede un uso residuale degli inceneritori, che verranno ridotti a uno o due in tutta la regione, o addirittura eliminati se si utilizza il materiale residuo per cementifici o acciaierie”.

"Gestione rifiuti: SI alla municipalizzata tout court, NO alle mezze misure. Comune partner di se stesso, dal territorio per il territorio". Questo il chiaro messaggio lanciato dalla capogruppo della Lega Nord, Paola Casara, all'indomani del consiglio comunale che ha delineato il cammino sulla gestione dei rifiuti nel comprensorio forlivese. "Siamo pronti a voltare pagina purché la scelta sia netta: SI alla costituzione di una società in house NO ad infiltrazioni di HERA. Da sempre ci siamo battuti contro la multiutility ambientale criticandone l'erogazione a singhiozzo dei servizi, la poca trasparenza e gli stipendi manageriali faraonici. Il futuro passa dalla discontinuità e dallo strappo gestionale con HERA. La postilla della gara a doppio oggetto inserita all'ultimo momento nella delibera di Giunta concede ancora una volta margine d'azione ad HERA. Come Lega Nord sponsorizziamo un cambiamento di rotta volto a municipalizzare la gestione/raccolta/smistamento dei rifiuti affidando al 100% il ventaglio dei servizi ambientali al Comune. Quella che si prospetta è una partita delicata per il futuro del nostro territorio. Auspichiamo uno studio di fattibilità e un quadro dettagliato di cifre e numeri. Il Sindaco Balzani e la sua Giunta ci rivelino nella sua totalità e complessità il contenuto della scatola."

Anche l'esponende dei verdi Sauro turroni interviene: “Ieri nel consiglio comunale di Forlì si è materializzato un nuovo gruppo consiliare, il gruppo "pro Hera". Si discuteva del nuovo sistema di gestione della materia recuperata con la raccolta differenziata e il porta a porta  per sottrarre quantità crescenti di rifiuti all'incenerimento e destinarli al riciclo attraverso una società promossa dalle Amministrazioni comunali. Un progetto che Hera vede come il fumo negli occhi e che sta cercando di contrastare duramente, cercando fans. Il comune, pur con lentezza e titubanza sta faticosamente portando avanti il progetto, fra mille difficoltà e rallentamenti e ostacoli posti da Hera,  di riciclo a fine raccolta senza dover necessariamente passare sotto le forche caudine della multiutility ed ecco che si appalesa un gruppo di contrari - finto assenti - astenuti – malpancisti. Si è così costituito nei fatti il gruppo consiliare degli "amici di Hera", che non rappresenta i cittadini bensì gli interessi della società monopolista, tutto impegnato a tentare di impedire l'approvazione del progetto di gestione diretta del materiale recuperato. Ne fanno parte alcuni esponenti del "tortello magico", cioè di quella componente del PD fin qui tutta impegnata a difendere l'operato fallimentare delle giunte precedenti, quelle per intenderci di Sapro, dell'Aeroporto, dell'ex Eridania, della Querzoli - Ferretti, dell'Ipermercato, dell'ex IACP ecc, e  che nelle ultime settimane si è impegnata molto a difendere il sistema delle nomine per meriti "correntizi".  Ora costoro hanno trovato una causa "nobile" per cui impegnarsi, il pattume di Hera, non solo quello del PD, salito alle cronache qualche giorno fa. Da tempo noi Verdi abbiamo messo sull'avviso : non è più tempo, l' ondata di chi chiede il rinnovamento e l'abbandono dei vecchi metodi di una politica che ha fatto il suo tempo sta per abbattersi su Forlì e spazzerà via tutto ciò. Invece di prendere atto della richiesta di cambiamento, con una sorta di accanimento terapeutico, non perdono giorno senza tentare di prorogare un sistema di potere che ormai ha concluso il suo ciclo”.

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