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Salvezza per il leccio in piazza Dante. Abbattuti alberi a rischio crollo

Il leccio piantato negli anni '20, di circa 90 anni, che domina piazza Dante avrebbe bisogno di maggiore spazio per respirare. Lo segnala il rappresentante dei verdi, Fausto Pardolesi, sulla sua pagina Facebook

Il leccio piantato negli anni '20, di circa 90 anni, che domina piazza Dante avrebbe bisogno di maggiore spazio per respirare. Lo segnala il rappresentante dei verdi, Fausto Pardolesi, sulla sua pagina Facebook, proponendo “che si tolgano le auto e si rimuovano asfalto e cordoli, si liberi l'intera superficie sotto la chioma e la si recinti con colonnette, catenelle”. L'assessore Alberto Bellini risponde che “si sta perfezionando il progetto per la piazza Guido da Montefeltro. All'interno di quel progetto si può inserire anche un intervento per l'albero parcheggiatore dei bimbi della Diego Fabbri. Non mi pare vi sia nessun problema”.

E il responsabile comunale del Verde Pubblico, Gian Luca Laghi, prosegue: “Ci sono molte situazioni del genere in città, dove si privilegiano le esigenze del traffico alla sopravvivenza delle piante. Tutti gli alberi hanno un'aiuola strettissima, rimanendo quasi soffocati, i più grandi avrebbero bisogno di uno spazio di 4 metri per 4, altrimenti,  non respirando, le radici sollevano l'asfalto”.

Parlando del piano per il verde del Comune, Laghi precisa che il progetto di sostituzione degli alberi di viale Bolognesi, corso Diaz e via Fronticelli Baldelli è confermato e procede con la gara d'appalto. “Gli abbattimenti  dovrebbero partire verso luglio, ed entro l'anno dovremmo completare i viali, reimpiantando le nuove alberature a novembre”.

Per quanto riguarda invece le accuse mosse dai Verdi, sugli alberi tagliati in via Valzania e viale Dell'Appennino, Laghi spiega che si tratta di tutta un'altra cosa: “Abbiamo appaltato un servizio  di controllo sulla stabilità dei 30mila alberi che ci sono in città. Vengono controllati tutti circa ogni 6 mesi. Se sono rilevati alcuni sintomi di instabilità, la ditta procede ad un approfondimento con strumentazioni  per verificare la consistenza del legno. Se questa raggiunge lo spessore critico, che significa che la pianta è a rischio crollo anche per un vento forte, procediamo all'abbattimento. Spesso dall'esterno non si vedono questi problemi, ecco spiegato l'equivoco”. Perciò sono stati abbattuti alcuni platani in viale Dell'Appennino, bagolari in via Valzania. Qui uno era invece completamente secco.

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