Rifiuti, Legambiente chiede lo stop all'ampliamento dell'inceneritore di Forlì

Legambiente chiede il stop dell'ampliamento agli inceneritori di Forlì. L'approvazione dello Sbloccaitalia, norma che all'articolo 35 contiene il rilancio della tecnologia dell'incenerimento, "ha fatto scattare in Emilia Romagna la corsa delle due grandi multiutility locali, Hera ed Iren all'ampliamento dei loro impianti di incenerimento - è precisato in una nota dell'associazione ambientalista - scavalcando con arroganza la volontà dei cittadini e delle amministrazioni locali di andare verso una gestione dei rifiuti basata su riduzione dello smaltimento e raccolta differenziata".

Questa norma, in sostanza, consente di aumentare le potenzialità in tonnellate degli impianti. La struttura di Forlì passerebbe dalle 120mila tonnellate alle circa 180mila, a seconda del potere calorifico dei rifiuti bruciati. "Questo nel momento in cui il Piano regionale rifiuti - riportano gli ambientalisti - aveva già segnalato che la dotazione impiantistica di questa regione era più che sufficiente, indicando addirittura la possibilità di chiudere gli impianti di Piacenza e Ravenna entro il 2020".

Secondo Legambiente, le due aziende starebbero mettendo in atto "una beffa ai danni della pianificazione regionale, giustificata dalla ricerca del mero profitto e dell'aumento dei fatturati e dei dividendi per i Comuni, che intende utilizzare gli impianti in una logica di puro business". I vertici dell'associazione ambientalista chiedono, dunque, alla Regione "di farsi garante del coordinamento tra le azioni dei sindaci azionisti, indirizzandone le scelte nel rispetto del bene della collettività e non di una mera logica di profitto".