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Le legge sull'aborto compie 40 anni, Minutillo: "Va abolita"

Dopo una battaglia sociale, politica ed etica nacque la legge 22 maggio 1978, nota come 194, poi confermata da un referendum nel 1981

Compie 40 anni la legge sull'aborto, che, come ad all'epoca, continua a dividere l'opinione pubblica. A volere una norma che riconoscesse il diritto per le donne all'interruzione volontaria di gravidanza  furono in particolar modo i radicali, appoggiati da altre forze politiche laiche e da realtà sociali. Dopo una battaglia sociale, politica ed etica nacque la legge 22 maggio 1978, nota come 194, poi confermata da un referendum nel 1981. 

Per Francesco Minutillo, dirigente provinciale di Fdi, si tratta di "una legge che purtroppo ha condannato a morte 80mila bambini nel 2016 nel nostro paese. E più che mai rinnovo il mio impegno per l’abolizione dell'aborto. La vita per noi è sacra non appartiene a nessuno e non esiste diritto di alcun genere ovvero di nessuna donna o uomo che possa essere considerato superiore. Ľ unica eccezione: quando la gravidanza metta in grave rischio la vita stessa della madre e quando il figlio sia frutto di una violenza".

"Crediamo che si debba sensibilizzare maggiormente l’uso dei contraccettivi soprattutto attraverso dei programmi approfonditi nelle scuole ma altrettanto crediamo sia necessario spiegare ai futuri cittadini la bellezza della vita e l’importanza della famiglia “valori” tutelati anche dalla nostra carta costituzionale - conclude -. Bisogna spiegare alle generazioni presenti e future che l’aborto non è un contraccettivo qualunque ma una pratica estrema e disumana e come solamente la vita può dare un futuro alla nostra terra".

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